Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tuvixeddu, respinto il ricorso fatto dalla sovrintendenza

Fonte: La Nuova Sardegna
26 agosto 2009

MERCOLEDÌ, 26 AGOSTO 2009

Pagina 1 - Cagliari

«Gli amici della terra» al Consiglio di Stato: autorizzazione illegittima 





A Roma non hanno concesso la sospensiva né il «merito a breve»

CAGLIARI. Tuvixeddu, il Consiglio di Stato respinge la sospensiva e la richiesta del «merito a breve» avanzata dalla soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici. L’organo periferico dello Stato aveva contestato due concessioni edilizie date senza la sua autorizzazione.
Ieri mattina il Consiglio di Stato ha accettato solo la possibilità del giudizio di merito. Nel settembre scorso la soprintendenza aveva annullato le concessioni accennate e rilasciate dal Comune alla Coimpresa nel 2008. Quest’ultima, poi, aveva risposto facendo ricorso al Tar e vincendo. Mentre l’organismo dello Stato si era appellato al Consiglio di Stato.
Intanto il gruppo ambientalista «Gli amici della terra» depositerà in settimana il ricorso, sempre al Consiglio di Stato, contro la decisione del Tar Sardegna che il 25 marzo scorso aveva dichiarato inammissibile l’ultimo loro esposto: avevano contestato l’autorizzazione paesaggistica che sta alla base dell’accordo di programma del 2000 per la lottizzazione integrata del colle, in quanto concessa senza l’autorizzazione della soprintedenza interessata.
La storia di Tuvixeddu inizia negli anni Novanta del secolo scorso col primo progetto di intervento della Coimpresa. Poi dopo dieci anni di dibattiti e polemiche, le volumetrie proposte vennero dimezzate e nel 2000 si arrivò all’accordo di programma citato. Il documnto, firmato oltre che dalla Coimpresa, dalla Regione e dal Comune, prevede una lottizzazione integrata: un parco di circa venti ettari al cui interno c’è la necropoli punico romana, più, in un’altra parte del colle (a lato di via Is Maglias) 260 appartamenti circa e altri 140 nel lato di Tuvumannu.
Ambientalisti e intelletuali (Giovanni Lilliu, Giorgio Todde ecc.) contestano l’intervento sulla base di considerazioni paesaggistiche che considerano le lottizzazioni come uno stravolgimento di un’area che fa parte del vissuto della città e propongono la realizzazione di un parco su tutto il colle. La Coimpresa risponde che l’intervento è di riqualificazione urbana, in una zona da decenni abbandonata.
«Gli amici della terra» nel ricorso al Consiglio di Stato contestano le motivazioni del Tar che ha respinto l’esposto del 1999 «per difetto di legittimazione». E chiedono che i magistrati entrino nel merito. (r.p.)