Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«La città crescerà sul fronte del mare dal porto al Poetto»

Fonte: L'Unione Sarda
23 luglio 2019

Giorgio Angius, ingegnere di 44 anni dei Riformatori, è vice sindaco e assessore all'Urbanistica

«La città crescerà sul fronte del mare dal porto al Poetto» 

«Il primo progetto? Quello per il nuovo stadio del Cagliari». Giorgio Angius, 44 anni, è vice sindaco e assessore allo Sviluppo urbanistico con molte deleghe: Pianificazione strategica e territoriale, Ambiente ed energia, Edilizia privata e Politiche europee. Da ingegnere non ha paura del cemento, ma giura: «Tra cinque anni avremo una città ancora più verde».
Voleva fare il sindaco, è diventato vice. Va bene lo stesso?
«Certo, l'importante è avere la stessa idea sulla città: sono fortunato che Paolo Truzzu abbia sposato le nostre idee. Pertanto è stato facile fare un passo indietro».
Urbanistica, in quale direzione si svilupperà Cagliari?
«Verso il mare».
Verso il mare c'è il mare.
«L'idea è ricucire il legame tra mare e città e sviluppare tutto il fronte dal Porto canale al Poetto».
Significa nuove volumetrie?
«Assolutamente no. La cultura ambientale è consolidata, la capacità di recuperare i volumi esistenti permetterà di realizzare servizi utili con un alto valore architettonico».
Che eredità le ha lasciato Francesca Ghirra?
«Ci sono alcuni progetti sulle periferie che vanno portati avanti e migliorati. Le ho chiesto di vederci per parlarne».
Cosa le ha risposto?
«Era molto contenta».
Proseguirà con la politica dell'Urbanistica a “cemento zero”?
«L'obiettivo è riqualificare e puntare su un'edilizia che consenta una buona architettura e favorisca il risparmio energetico. Dobbiamo avere il coraggio di demolire e ricostruire laddove alcuni manufatti non abbiano nessun pregio e recuperare quelli che hanno valore e storia assegnando loro una nuova funzione».
Tra cinque anni ci saranno più alberi o più cemento?
«Molti più alberi».
Il settore dell'edilizia è in sofferenza.
«Sì, la seconda gamma dell'assessorato riguarda l'edilizia privata. Oggi l'ufficio è bloccato, funziona male e tutti i professionisti si lamentano. Serve rimetterlo in piedi per far sì che diventi un partner affidabile tra Comune e impresa».
Il suo è un settore molto ambito, sarà libero di decidere?
«Sicuramente non sarò condizionato da poteri esterni, ma vorrò essere condizionato dal mio sindaco e dalla maggioranza perché la trasformazione della città passa da una grande condivisione».
Cos'è Su Nuraxi?
«È un'idea, il sogno di un quartiere sul mare fatto di servizi, un museo, un albergo e un grande parco».
Massimo Deiana, presidente dell'Autorità portuale, ha detto che quell'area non è di competenza del Comune.
«Noi guardiamo alla città nel 2040 e del 2050, speriamo lo faccia anche l'Autorità portuale».
A quando l'approvazione del Puc?
«Dobbiamo correre, il ritardo è inammissibile. L'obiettivo è l'adozione nel 2020».
Tra quanto il piano di quartiere di Sant'Elia, indispensabile per lo stadio?
«Vedrò progettisti e dirigente entro la settimana per approvarlo tra settembre o al massimo ottobre. È la priorità numero uno».
Tornerà all'idea del parcheggio sotterraneo in via Roma?
«Sì, sarebbe bello. Servirà verificare che non ci siano altri progetti in uno stadio avanzato - come la metropolitana - che entrino in conflitto con questa ipotesi».
Che farebbe dell'ex Marino?
«Una struttura ricettiva che comprenda anche il Marino nuovo e l'ippodromo».
Del San Giovanni di Dio?
«Una Casa della salute».
Alla Fiera?
«Una grande cittadella dello sport».
Lottizzazione Su Stangioni, Zedda aveva bloccato tutto. Cosa succederà?
«Bisognerà parlare con i proprietari per capire se siano ancora disponibili a costruire e verificare le cose con serietà. Non dobbiamo aver paura di realizzare nuovi quartieri».
Cosa pensa della nuova giunta?
«È un'ottima squadra».
È davvero di alto profilo come avevate promesso?
«Sì, ci sono le persone giuste al posto giusto».
A parità di consiglieri il Psd'Az ha avuto un assessore in più. Perché?
«Non saprei, immagino che siano ragionamenti tra il sindaco e gli alleati per la soluzione migliore».
È il vice di Truzzu, avete concordato le ferie?
«Sì, ho rivoluzionato le mie ma lo faccio grande piacere».
Mariella Careddu