Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

RIFIUTI. Intesa tra sindacati e aziende su turni e ferie Sospesa la protesta dei lavoratori

Fonte: L'Unione Sarda
11 luglio 2019

RIFIUTI.

Intesa tra sindacati e aziende su turni e ferie Sospesa la protesta dei lavoratori

Si risolve per ora positivamente la vertenza dei lavoratori dell'appalto per la raccolta differenziata del Comune: la tregua nella mobilitazione è stata sancita nel corso dell'incontro di ieri tra i sindacati di categoria e le aziende interessate (De Vizia, Cooplat ed Econord) che, sostanzialmente, si sono impegnate a risolvere tutte le problematiche aperte.
La protesta, che la settimana scorsa aveva portato all'apertura della procedura di raffreddamento, era legata alle condizioni di disagio vissute dai lavoratori: doppi turni e orari di lavoro, mancata programmazione delle ferie da parte di due delle tre società coinvolte e la sottrazione di un'indennità dalla busta paga.
«In seguito agli impegni presi ieri sospendiamo la mobilitazione ma deve essere chiaro fin da ora che vigileremo sul rispetto degli accordi presi e verificheremo puntualmente che nella prossima busta paga venga restituito quanto sottratto ai lavoratori», afferma Franco Spano della Cgil Cagliari. «Fra gli impegni assunti dalle aziende, anche la disponibilità a garantire dalla prossima settimana i dispositivi di protezione individuale, ovvero le scarpe antinfortunistica, i guanti e l'insieme delle attrezzature indispensabili per svolgere il lavoro in sicurezza».
La ragioni della protesta erano state illustrate dai rappresentanti sindacali dei lavoratori. «L'età media dei 450 dipendenti impegnati nella raccolta è molto alta: l'80 per cento ha più di 50 anni», aveva detto il sindacalista Vincenzo Di Monte della Uil. «Il lavoro, soprattutto ora che con il periodo caldo le temperature si sono alzate notevolmente, è diventato molto pesante. Abbiamo calcolato che ogni autista deve scendere e salire dal camion almeno 150 volte. Non solo, devono poi prelevare e scaricare nel cassone, sollevandoli a oltre un metro e mezzo d'altezza, i mastelli». La richiesta dei sindacati è chiara. «È necessario un incremento del numero di lavoratori. Spesso, per mancanza di personale, i capo centro impongono gli straordinari», aggiunge il sindacalista della Uil. «E a pagare sono sempre i soliti: i precari con contratto a tempo determinato».