Nasce nell'Isola la libera associazione dei tecnici comunali
A costituirla una trentina di tecnici dipendenti degli enti locali della Sardegna

È stata costituita da una trentina di tecnici comunali dipendenti dagli Enti locali della Sardegna. Erano presenti i rappresentanti dei territori di quattro province (Oristano, Medio Campidano, Sud Sardegna e Carbonia Iglesias) e dell'Area metropolitana di Cagliari.

Nasce a Cagliari la Libera associazione dei tecnici comunali, che si prefigge di rappresentare e tutelare sul piano professionale, culturale e giuridico i tecnici (periti edili, geometri, ingegneri, architetti) dipendenti degli enti locali della Sardegna, indipendentemente dalla loro qualifica di inquadramento.

"L'attività si caratterizzerà con iniziative, ricerche, sondaggi, studi, pubblicazioni, premi, borse di studio, manifestazioni, eventi culturali, convegni, seminari, dibattiti - spiega la neo coordinatrice regionale ingegnere Sara Olla - e soprattutto nell'organizzare e gestire reti telematiche, centri di archiviazione di dati, portali informatici".

L'Associazione sarda dei tecnici comunali è organizzata su base regionale, con sede a Cagliari, ma sarà articolata sul territorio in strutture periferiche di livello provinciale e potrà designare delegazioni in ogni singolo ente locale.

In occasione dell'Assemblea fondativa sono stati eletti i componenti dei primi organismi associativi, che resteranno in carica per due anni: coordinatore regionale Sara Olla (Comune di Bonarcado e Unione Comuni Montiferru Alto Campidano). membri della direzione regionale sono Alessandro Cacciopoli (comune di Quartucciu) e Barbara Secci (comune di Senorbì), oltre ai vice coordinatori regionali Andrea Carta (comune di Aidomaggiore), Angelo Mameli (comune di Milis), Angelo Taccori (comune di Portoscuso). Tesoriere è Valerio Porcu (comune di Setzu e Unione Comuni Marmilla).

Possono aderire all'associazione i tecnici comunali e i tecnici dipendenti dagli enti locali della Sardegna (Comuni, Unioni di Comuni, Comunità Montane, Province e Città Metropolitane), indipendentemente dalla loro qualifica di inquadramento. Le domande di iscrizione saranno esaminate dalla direzione regionale entro trenta giorni dall'arrivo della richiesta.