Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Mannaia sulle scuole cittadine

Fonte: La Nuova Sardegna
24 agosto 2009

DOMENICA, 23 AGOSTO 2009

Pagina 1 - Cagliari



Centinaia i posti di lavoro a rischio, disagi per gli alunni



L’opposizione: «Perderemo tanti docenti di sostegno per gli alunni disabili Occorre una battaglia per bloccare la riforma»


di Roberto Paracchni
CAGLIARI. L’inizio dell’anno scolastico sarà buio per molti studenti e insegnanti. Lo denunciano i consiglieri comunali del centro sinistra: «Centinaia di docenti e amministrativi rischiano il posto e molte scuole potrebbero scomparire».
I sindacati hanno denunciato che, per via della riforma del ministro Maria Stella Gelmini, in Sardegna vi sono oltre duemila e duecento posti a rischio nella scuola. Più cinquecento insegnanti soprannumerari, tra cui molti di Cagliari, «che saranno costretti improvvisamente a cambiare sede di servizio peggiorando le loro condizioni di lavoro e di vita, con maggiori costi da sostenere».
In città, inoltre, sottolineano i consiglieri nell’ordine del giorno (che sarà discusso alla riapertura dei lavori del consiglio comunale, ai primi di settembre), la riduzione delle cattedre «e il previsto aumento del numero di studenti per classe» potrebbe comportare «la chiusura di scuole, in particolare nel centro storico». Un fatto che penalizzerà soprattutto i quartieri periferici «ad elevato disagio sociale». Infatti la «riduzione del tempo pieno (voluto dal ministro), «oltre alla perdita delle opportunità di lavoro per gli insegnanti precari, rischia di determinare un preoccupante deterioramento della qualità della scuola, con grave minaccia per i diritti essenziali dell’istruzione pubblica». Una situazione che riporterà la «scuola indietro di qualche decennio attraverso l’incontestabile riduzione del tempo-scuola». Un quadro grave, che colpirà Cagliari creando disagi a raggera visto l’alto numero di pendolari che la città ospita nelle sue scuole e il ruolo strategico del capoluogo per il sistema formativo di tutta l’isola.
A riguado, tra l’altro, vi è stata una recente sentenza della Corte costituzionale (del luglio scorso) che ha «dichiarato incostituzionale alcune norme previste dal decreto governativo, tra cui proprio il ridimensionamento della rete scolastica sul territorio».
Non solo: i settori più colpiti rischieranno di essere quelli più deboli, ovvero gli alunni con disabilità, quattrocento solo nelle scuole cittadine. Infatti, viene precisato, le attuali norme prevedono un rapporto di un docente per ogni alunno disabile. Mentre in campo nazionale si vuole ragionare su un «rapporto medio». Un fatto grave visto che il Consiglio di Stato ha più volte dato ragione (anche nel febbraio scorso) ai ricorsi delle famiglie che hanno contestato il taglio degli insegnati di sostegno perchè si lede in questo modo il diritto allo studio di ogni cittadino.
Per tutti questi motivi i consiglieri chiedono che l’assemblea comunale sostenga la lotta degli insegnanti precari cagliaritani. E domandi alla Regione di aprire una vertenza col governo nazionale per assicurare il diritto allo studio dei giovani di Cagliari e della Sardegna, e la tutela dei diritti (coi docenti di sostegno necessari) degli alunni con disabilità.