Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Autovelox, spiazzati i Comuni

Fonte: La Nuova Sardegna
24 agosto 2009

DOMENICA, 23 AGOSTO 2009

Pagina 7 - Fatto del giorno



Cherchi (Anci): «Non è vero che puntiamo semplicemente a fare cassa»



STRADE SICURE IL CASO SARDO Rivoluzione tra consensi e critiche «La prudenza è sempre fondamentale»


di Pier Giorgio Pinna
SASSARI. Facce lunghe e sorrisi tirati, come quando si prende una multa: tra gli amministratori sardi la rivoluzione sull’uso degli autovelox e sui limiti allo spazio di manovra dei Comuni suscita malumori. Solamente consensi, invece, da tanti automobilisti e dalla Stradale.
La Direttiva Maroni prevede tutele per la privacy dei guidatori. Oltre che il rilancio del coordinamento dei prefetti e la pre-segnalazione delle postazioni. Tutte norme che incontrano in prevalenza giudizi favorevoli.
A lasciare perplessi i Comuni sono altre misure. I limiti ai poteri dei vigili, per esempio: dovranno puntare i telelaser solo su strade municipali. Fa discutere, poi, il «no» agli appalti: niente più deleghe a terzi, la polizia urbana dovrà accertare le infrazioni dal momento della violazione e procedere in proprio.
Commenta Tore Cherchi, Pd, sindaco di Carbonia e presidente regionale dell’Anci, che nell’isola rappresenta 377 Comuni: «Lasciamo perdere gli abusi: quelli sono reati, e non voglio neanche discuterne. Ma ci sono cose che non capisco: come fa un ministro che impone le ronde a pensare che nei controlli stradali le nostre amministrazioni possano operare da sole?».
E aggiunge: «In Sardegna nessuno ha mai utilizzato gli autovelox per fare cassa. Lo scopo è sempre stato di contribuire a rendere sicure le strade. Un obiettivo sollecitato dai cittadini che spesso c’invitano a intervenire nelle vie dove sono più frequenti gli eccessi di velocità». «Da un lato, lo Stato ci chiama a contribuire con i vigili a presidiare le strade - conclude Cherchi - Dall’altro, vuole evitare deleghe nell’installazione delle postazioni di vigilanza. Sì: è davvero uno strano Paese, il nostro. E lo è ancora di più se riflettiamo sulle condizioni della rete sarda. In qualche caso abbiamo arterie eccellenti. Ma spesso dobbiamo vedercela con lavori infiniti e carreggiate inadeguate, come nel caso della 554 o della Sassari-Olbia. Si dovrebbe allora operare perché le strade, prima di tutto, siano prive di rischi».
«Al di là dei mutamenti normativi la prudenza rimane comunque fondamentale: bisogna moderare la velocità, evitare di guidare dopo aver mangiato troppo, non bere alcolici prima di un viaggio», sostiene Giuliano Fele, comandante del compartimento della Stradale.
Su scala regionale la polizia si è già allineata da giorni alle nuove disposizioni. «Il coordinamento da parte della prefettura è un punto cardine: evita sovrapposizioni e assenze», prosegue l’ufficiale. Olianese doc, Fele è un profondo conoscitore della realtà sarda: guida la Stradale nell’isola da tre anni dopo esser stato per venticinque responsabile del distaccamento di Nuoro. «Il nostro scopo è soprattutto dissuadere da comportamenti non conformi al codice: la segnalazione dei controlli prima delle postazioni obbedisce a questo fine - rileva in chiusura il comandante - Il resto è affidato al buon senso degli automobilisti».