Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Reis e cittadinanza, c'è incompatibilità: è caos nei Comuni

Fonte: L'Unione Sarda
4 luglio 2019


Il Reddito di inclusione sociale non può essere erogato a chi beneficia del Reddito di cittadinanza, almeno sino a quando la Giunta regionale non approverà le nuove linee guida di attuazione della legge regionale del 2016 che ha istituito il Reis. Mario Nieddu, assessore regionale alla Sanità, lo ha ribadito in una circolare inviata ai Comuni e all'Anci il dieci giugno scorso.
Significa che, almeno per il futuro, c'è qualche speranza, a dispetto di una legge nazionale che ha stabilito che dopo l'introduzione del Reddito di cittadinanza, dal 1° marzo il Rei non può più essere richiesto né rinnovato. Anche perché Rei (la misura nazionale) e Reis (quella regionale) non erano incompatibili, anzi potevano essere erogati entrambi.
I numeri
Per avere la dimensione del problema basti dire che a percepire il Reis nell'Isola sono circa 27mila famiglie che ricevono mediamente 1.580 euro al mese mentre il Rdc (in media 520 euro a testa) riguarda circa 40mila persone. Tutti cittadini che non hanno altri redditi.
Per questo da quando è stata emanata la circolare che sancisce l'incompatibilità, negli uffici comunali dell'Isola regna il caos. «Stiamo gestendo la coda del programma del 2018, quando la misura voluta dal Governo gialloverde non era ancora stata introdotta», hanno osservato i sindaci che si ritrovano fondi che non possono erogare e cittadini che protestano. Si tratta di persone che hanno presentato le dichiarazioni Isee riferite all'anno 2017, quando il Reddito di cittadinanza non esisteva.
Pericolo restituzione
Non a caso i consiglieri regionali del Pd hanno presentato un'interrogazione al presidente della Giunta e agli assessori per chiedere «per quale motivo la Giunta regionale abbia disposto il divieto di erogazione dei Reddito di inclusione sociale ai beneficiari del Reddito di cittadinanza». La situazione non si è sbloccata anche perché, informano dall'assessorato alla Sanità e Assistenza sociale, si aspetta che dai confronti attorno al tavolo dell'Alleanza contro le povertà scaturiscano le nuove linee guida, che poi saranno approvate dalla Giunta. «Il pericolo è che se erogassimo oggi entrambi gli assegni, i beneficiari potrebbero essere costretti a restituire i soldi», spiegano dal gabinetto dell'assessore.
Le richieste dei sindaci
Il presidente dell'Anci Emiliano Deiana due settimane fa ha scritto all'assessore per segnalargli «le numerose istanze che sono pervenute ad Anci Sardegna da parte dei sindaci e operatori sociali dei Comuni dopo la nota da lei inviata a tutti gli Enti locali». E per suggerire che tra le due strade possibili - cioè la modifica delle Linee guida 2018 con la previsione della incompatibilità fra Reis e Reddito di Cittadinanza e l'esaurimento dei programmi così come previsto dalle Linee guida 2018 senza alcuna sospensione delle erogazioni - i Comuni preferiscono la seconda. «Modificare le linee guida in corso d'opera ingenera più problemi di quanti nel risolverebbe. Inoltre», aggiunge Deiana, «i beneficiari hanno presentato le dichiarazioni Isee riferite all'anno 2017 quando il Reddito di cittadinanza non esisteva».
Speranze per il 2018
Lunedì nella sede dell'assessorato alla Sanità c'è stato un incontro con l'Anci sulle politiche sociali e si è parlato anche di Reis. L'Anci ha ribadito la necessità di trovare una soluzione in tempi brevi, almeno sui fondi del 2018. Secondo indiscrezioni, ci sarebbe un orientamento per dire sì a erogare la “coda” dei fondi 2018 a chi ne aveva diritto, anche se oggi percepisce il Rdc.
Per il 2019 l'idea dell'associazione dei Comuni è di trovare una linea comune al tavolo dell'Alleanza contro le povertà.
Fabio Manca