le novità



Sospensione della patente per 6 mesi, decurtazione di 10 punti dalla stessa e 500 euro di multa. Sono le sanzioni inflitte dalla Polizia municipale ad un automobilista che giovedì è stato sorpreso a sfrecciare sull'Asse mediano a 186 km orari, ossia più del doppio del limite massimo consentito che è 70. «Una rilevazione che è stata effettuata con un autovelox tradizionale perché noi non siamo in possesso del laser», spiega il vicecapo della Polizia municipale Manuela Atzeni.
PATTUGLIE VISIBILI Sulle nuove direttive introdotte dal ministro dell'Interno Roberto Maroni, il vicecapo è molto perplesso. «Tutte queste novità io non le vedo», dice, «nel senso che a Cagliari si operava già in un certo modo, con l'obiettivo non di sanzionare ma di prevenire. Innanzitutto in città il servizio è gestito dal nostro Corpo e non da una società privata. Inoltre il nostro nucleo autovelox ha sempre agito con la massima serietà e trasparenza. Nel senso che le nostre pattuglie sono sempre ben visibili e la presenza dell'apparecchio è sempre ben segnalata».
NIENTE TELELASER Col laser le temute imboscate si potrebbero tendere, ma non a Cagliari perché in città gli autovelox operativi sono soltanto due, entrambi sprovvisti di telelaser. «Abbiamo un esemplare di modello 104 C», chiarisce il maggiore Atzeni, «che necessita della contestazione immediata (sul posto) dell'infrazione, e un secondo apparecchio più evoluto, il 105 C, che consente di sanzionare anche a posteriori, tramite l'invio del verbale a casa. Mediamente accertiamo 1.500 violazioni all'anno, e il caso di giovedì scorso non è il più eclatante». La direttiva di Maroni affida ai prefetti il compito di pianificare la attività di controllo. «Anche questa è una cosa che già si faceva», sostiene il maggiore, «e non vedo grossi cambiamenti neanche sul fronte della privacy. È già da molto tempo, infatti, che le foto vengono trattate nel rispetto della normativa, per cui torno a dire che fatico a cogliere le novità».
PAOLO LOCHE

23/08/2009