Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Bassissima l'affluenza: è andato alle urne soltanto un elettore su due Cagliari, Ghirra-Truzzu al fo

Fonte: L'Unione Sarda
17 giugno 2019

Bassissima l'affluenza: è andato alle urne soltanto un elettore su due Cagliari, Ghirra-Truzzu al fotofinish
Scarto ridotto tra i due candidati Il Pd è il primo partito nel capoluogo seguito da Fratelli d'Italia e Psd'Az

Un testa a testa lungo una notte intera. Il vincitore delle Amministrative che consegnerà un nuovo padrone di casa a Palazzo Bacaredda nel cuore della notte, quando lo spoglio è iniziato ormai da più tre ore, ancora non c'è. L'ultimo dato ufficiale disponibile alle tre del mattino è quello relativo allo scrutinio di 37 su 174 sezioni con un'affluenza del 51,71 per cento.
Francesca Ghirra, vincitrice delle primarie di centrosinistra espressione di Campo progressista - che ha avuto il sostegno di sette liste - in testa con il 49,50 per cento. Segue Paolo Truzzu, coordinatore di Fratelli d'Italia, alla guida delle undici liste che compongono la coalizione di centrodestra, con il 48,35 dei voti scrutinati finora. Ultimo Angelo Cremone, ecologista e pacifista di Portoscuso, scelto dai militanti della lista Verdes che all'una e trenta del mattino non era andato oltre il 2,15.
I partiti
I primi dati però consentono di fare il punto sull'impatto avuto dai partiti sulla scelta di voto dei cagliaritani. L'analisi delle percentuali di lista è più lenta rispetto a quella che indica i dati per ciascun candidato, ma poco prima delle tre del mattino il Partito democratico era il primo in classifica con il 15,99 per cento delle preferenze. Al secondo posto Fratelli d'Italia, il partito che ha espresso il candidato sindaco del centrdoestra con il 10,70 per cento e terzo gradino del podio per il Partito sardo d'Azione con il 10,32 per cento del totale.
L'unica certezza finora è che la giornata di ieri ha registrato l'affluenza più bassa degli ultimi anni. Il protagonista di questa tornata elettorale - in attesa di conoscere il nome del nuovo sindaco - è stato l'astensionismo. Alla chiusura delle urne l'affluenza è del 51,71 per cento. Più di otto punti percentuali in meno rispetto al 2016 quando il 60,20 per cento dei cagliaritani votò e Massimo Zedda venne riconfermato al primo turno con il 50,86% del totale. È andata meglio, ma solo di poco per la Municipalità di Pirri (lo spoglio inizierà oggi alle 14): il dato finale è del 52,56 per cento dei votanti. Oggi si saprà quale tra i tre candidati sia stato favorito dall'assenza di massa, di sicuro si sono avverate le previsioni di chi temeva la stanchezza dei cittadini convocati al seggio per quattro volte in sei mesi. A gennaio per decidere a chi assegnare il seggio lasciato vuoto alla Camera dal grillino Andrea Mura, a febbraio per l'elezione del governo regionale e a maggio per il Parlamento europeo.
L'ombra del ballottaggio
L'incognita sull'ipotesi del ballottaggio non potrà essere chiarita fino a quando lo spoglio non verrà completato. Per Francesco Lilliu, segretario provinciale del Partito democratico, nessun dubbio sul fatto che a incidere sulla scarsa partecipazione sia stata l'intensa attività elettorale del 2019. «Si tratta della quarta elezione in pochi mesi e forse potrebbe aver inciso anche la bella giornata di sole che ha spinto i cagliaritani ad andare al mare», commenta dalla sala stampa allestita al primo piano del Comune. Della stessa opinione Stefano Tunis, fondatore di Sardegna 20Venti, che al dato sull'affluenza aggiunge una riflessione sugli ultimi scorci della campagna elettorale. «Credo che a nulla sia servito il tentativo di qualcuno di avvelenare il confronto politico, sono convinto che gli elettori abbiano recepito la bontà del programma di Paolo Truzzu».
Mariella Careddu