Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Meteo e concorrenza frenano il turismo: nell'Isola calo del 10%

Fonte: L'Unione Sarda
16 giugno 2019

L'ALLARME. Gli albergatori: settore vulnerabile

Meteo e concorrenza frenano il turismo: nell'Isola calo del 10%

Crollo delle prenotazioni per l'estate
L'assessore: serve un nuovo marchio

Il clima che assomiglia sempre più a quello di un Paese tropicale rende il meteo instabile. In più c'è la ripartenza di alcune destinazioni che negli anni scorsi erano state frenate dalle tensioni internazionali. Infine il problema della continuità territoriale che non aiuta il turismo. Tutti questi fattori modificano la cartina delle vacanze a discapito della Sardegna, e per la prima volta da cinque anni a oggi le previsioni per il turismo nell'Isola fanno registrare il segno meno.
I dati
Tra giugno e agosto, in tutta Italia, sono attese 205 milioni di presenze, quasi 2 milioni in meno rispetto all'estate 2018 (-0,9%). Il calo coinvolge turisti italiani (-1,1%) e stranieri (-0,8%) e non risparmia la Sardegna dove, in questo momento, le prenotazioni negli alberghi fanno registrare per i mesi di luglio e agosto valori negativi che oscillano tra il 5 e il 10%. Alle previsioni non entusiasmanti per la stagione estiva si accompagna, poi, un consuntivo di maggio deludente: sempre a causa del meteo pazzo, infatti, la stagione non è mai decollata veramente. «Nelle ultime due settimane di maggio abbiamo rilevato addirittura un crollo delle prenotazioni che oscilla tra il 15 e il 25%», afferma Carlo Amaduzzi, presidente regionale di Assohotel, l'associazione degli albergatori della Confesercenti. «I pochi turisti che si sono visti erano tedeschi, austriaci, svizzeri e qualche francese. Pochissimi gli italiani e nessun sardo. Questi ultimi, infatti, considerato il maltempo, non hanno prenotato neppure qualche weekend. Gli unici operatori che non hanno sofferto di questo calo sono stati quelli che hanno le strutture nelle zone di montagna, dove le escursioni hanno fatto da traino», spiega ancora Amaduzzi.
L'assessore
Un calo che la Regione aveva già previsto. L'assessore al Turismo Gianni Chessa lo aveva detto proprio all'Unione Sarda appena nominato in Giunta. Le presenze turistiche «nel breve si sa che caleranno, perché è ripartito il Nordafrica». Per incrementarle, allungando la stagione, «vorrei griffare il turismo sardo con un marchio, vendere la vita reale e trasformare la vacanza in esperienza da vivere».
Le coste
A soffrire maggiormente, spiega Confesercenti, quest'anno saranno dunque proprio le aree costiere, -1,4%. Ma il dato più drammatico si registra nel settore delle case-vacanza in affitto e disponibili nelle Ota (online travel agencies), cioè i portali turistici che offrono ospitalità: in questo momento esiste ancora una grande disponibilità di alloggi proprio nei mesi di luglio e agosto. «La speranza è che il maltempo conceda una tregua e si riesca a recuperare almeno con il turismo interno nelle prossime settimane», dice Amaduzzi. «Le previsioni dimostrano ancora una volta che il turismo è un settore vulnerabile», conclude Sandro Salerno, presidente regionale di Assoturismo. «Malgrado la ripresa degli ultimi anni, i dati evidenziano quello che ripetiamo da tempo, vale a dire che non si può continuare a governare un settore così strategico per la nostra economia senza una visione unitaria e di lungo periodo. Se continueremo ad andare in ordine sparso, tarderemo ancora molti anni nel riconquistare le quota di mercato perse dal 2009 in poi».
Mauro Madeddu