Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

la Regione coi sindaci In Consiglio mozione dei Progressisti Lampis: 4 milioni di euro ai Comuni

Fonte: L'Unione Sarda
15 giugno 2019

AMBIENTE. Tante nell'Isola le amministrazioni locali che hanno imposto il divieto fissando sanzioni da 25 a 500 euro Guerra alla plastica
usa e getta,

la Regione coi sindaci In Consiglio mozione dei Progressisti
Lampis: 4 milioni di euro ai Comuni 

Oristano bandisce da ieri la plastica usa e getta. È solo l'ultimo Comune in ordine di tempo, tanti l'hanno già fatto, altri seguiranno a ruota. Una Sardegna libera da questo derivato del petrolio può essere un sogno possibile, intanto l'urgenza fa palpitare anche la politica. Una mozione in tema, sottoscritta da tutto il centrosinistra, è stata depositata ieri in consiglio regionale - prima firmataria Maria Laura Orrù, consigliera dei Progressisti - e chiede l'impegno del presidente Christian Solinas e della Giunta «ad assumere tutte le iniziative necessarie al fine di ridurre al minimo l'utilizzo di plastiche monouso sul territorio regionale e avviare un'importante campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta ai residenti e non».
Gli interventi
«È un'emergenza che non possiamo più rimandare - avvisa Maria Laura Orrù -. Dobbiamo prendere spunto dai Comuni che si sono già attivati e dare il buon esempio vietando da subito l'utilizzo delle plastiche monouso nelle amministrazioni pubbliche e nelle scuole». Si chiede oltretutto di «incentivare gli adeguamenti tecnologici degli impianti di compostaggio, di selezione, trattamento, valorizzazione e messa in riserva di rifiuti urbani differenziati, al fine della gestione corretta dei sostituti della plastica, a partire dal materiale compostabile».
Piatti e posate delle sagre
È una sfida culturale, dice l'assessore all'Ambiente Gianni Lampis. «L'obiettivo è scuotere le coscienze perché ciascuno, nel proprio piccolo, sia consapevole che può e deve dare il proprio contributo. Intanto - annuncia - in una delle prossime riunioni di Giunta presenterò una proposta di delibera che prevede lo stanziamento di 4 milioni di euro a favore dei Comuni per l'utilizzo di materiale biodegradabile negli eventi comunitari come ad esempio le sagre. I soldi potranno essere spesi anche per attività di sensibilizzazione contro l'impiego della plastica». È un primo passo, spiega, «il punto di partenza di un impegno condiviso».
Il pericolo per la salute
Ricordiamo tutti la balenottera spiaggiata a Porto Cervo lo scorso marzo: in pancia aveva un feto di due metri e mezzo e 22 chili di piatti e buste di plastica. Ma è solo una delle tante storie della vita del mare che soffoca. Anche noi, d'altronde, mangiamo e beviamo plastica. Secondo uno studio commissionato dal Wwf all'Università di Newcastle l'uomo ingerisce fino a 2000 minuscoli frammenti a settimana, circa 5 grammi, in pratica il peso di una carta di credito. Entro il 2021, secondo una direttiva del Parlamento europeo, tutti gli Stati dell'Ue dovranno vietare posate e piatti usa e getta, cannucce di plastica, palloncini, contenitori per alimenti e tazze in polistirolo espanso.
Il fronte per l'ambiente
In Sardegna molti Comuni si stanno dando da fare. L'amministrazione di Domus de Maria ha cominciato a pensarci ad agosto 2018 con un'attività di sensibilizzazione nelle scuole e incontri dedicati ai gestori degli stabilimenti balneari, ai commercianti e alla cittadinanza. «Il divieto dell'utilizzo della plastica monouso è scattato a gennaio di quest'anno - spiega la sindaca Maria Concetta Spada -. Sono molto contenta che il fronte in difesa dell'ambiente si stia allargando, è fondamentale agire tutti insieme». Da ieri divieto anche a Oristano dove il sindaco Andrea Lutzu ha firmato l'ordinanza che mette al bando «oggetti in plastica monouso lungo la spiaggia e nelle aree verdi» e fissa le sanzioni: chi sgarra paga da 25 a 500 euro. Da aprile stop alla plastica anche a Siniscola. «È un dovere - avverte l'assessora Paola Pipere - nei confronti dell'ambiente, del nostro mare e della vita».
Piera Serusi
Valeria Pinna