Rassegna Stampa

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Il motore di Cagliari sono le imprese: servizi costruzioni e commercio al top

Fonte: web sardiniapost.it
13 giugno 2019


Il motore di Cagliari sono le imprese: servizi costruzioni e commercio al top

Oltre 2 miliardi di valore aggiunto, più di 21mila imprese, di cui tremila artigiane, e lavoro per quasi 57mila addetti. È questo il “tesoro di Cagliari” che emerge dal dossier elaborato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna che, analizzando i dati di Istat, UnionCamere e ministero dell’Economia dal 2013 al 2018, ha fotografato la situazione del sistema produttivo e della popolazione del capoluogo. È una città con due facce quella descritta dall’associazione artigiana: nella prima crescono le attività produttive, gli abitanti e le famiglie, nella seconda diminuiscono le imprese artigiane e il reddito pro capite dei cittadini. Malgrado una crisi ancora difficile da sconfiggere, batte forte il cuore imprenditoriale di Cagliari: il sistema negli ultimi cinque anni ha visto accrescere di 630 unità il proprio patrimonio produttivo, passato dalle 20.650 unità per arrivare alle attuali 21.280, che offre lavoro a 56.630 addetti, ma che ha anche assistito alla scomparsa di 301 attività artigiane, passate dalle 3.102 e arrivate alle attuali 2.801, nelle quali continuano a produrre 5.526 lavoratori.

In tutta Cagliari, ben 14.222 imprese operano nei Servizi (il 66,8% di tutte le attività), 2.027 nelle Costruzioni (il 9,5%), 1.290 nel Manifatturiero (il 6,1%) e il 3.741 in altre tipologie di impresa. Le prime 10 divisioni di attività per maggior numero di imprese totali sono: Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli) con 4.028 imprese, pari al 18,9 per cento delle 21.280 imprese totali presenti nel comune, Commercio all’ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli) con 1.863 imprese, pari all’8,8 per cento del totale, Attività dei servizi di ristorazione con 1.566 imprese, pari al 7,4 per cento del totale, Costruzione di edifici con 1.304 imprese, pari al 6,1 per cento del totale, Attività immobiliari con 754 imprese, pari al 3,5 per cento del totale, Altre attività di servizi per la persona con 690 imprese, pari al 3,2 per cento del totale, Lavori di costruzione specializzati con 660 imprese, pari al 3,1 per cento del totale, Commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli con 536 imprese, pari al 2,5 per cento del totale.

“Cagliari ha tante tipologie d’impresa e tutte, indifferentemente, contribuiscono ad accrescere il grado di benessere dei cittadini e del territorio – commentano Luca Murgianu e Pietro Paolo Spada, rispettivamente presidente e segretario di Confartigianato Sud Sardegna – in quasi tutti i casi lo sviluppo e il successo delle attività imprenditoriali sono condizionate dall’atteggiamento e l’attenzione delle amministrazioni locali”. Tra queste vi sono la chiarezza delle regole da osservare per il primo impianto e per le trasformazioni di una attività economica e il tempo necessario per ottenere le autorizzazioni obbligatorie all’avvio dell’impresa. “Un ambiente favorevole alla nascita di nuove imprese – continuano Murgianu e Spada – ha molto a che fare con l’organizzazione che l’Amministrazione ritiene e sceglie di darsi per rispondere a tutte le esigenze che prevedibilmente porta con sé la nascita e lo sviluppo di nuove attività economiche. Chi assiste ai dibattiti tra politici in cui si tratta di economia e di imprese – sottolineano presidente e segretario – ha l’impressione che a Cagliari esistano solo le imprese turistiche e quelle complementari a questo settore. Il comparto del turismo è molto importante e ben e si fa a lavorare a un suo consolidamento. Tuttavia – proseguono i rappresentanti dell’associazione artigiana – in città convivono anche tante categorie imprenditoriali altrettanto importanti che necessitano di grande attenzione da parte del decisore pubblico”.