Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Telecamere contro gli incendi di rifiuti Vertice in Comune dopo i roghi: «Gli agenti sono troppo po

Fonte: L'Unione Sarda
12 giugno 2019

L'EMERGENZA.

Vigili del fuoco costretti a un super lavoro a San Michele e Pirri

Telecamere contro gli incendi di rifiuti Vertice in Comune dopo i roghi: «Gli agenti sono troppo pochi» 

«Gli incivili sono troppi e gli agenti della Municipale in numero insufficiente per smascherare chi abbandona i rifiuti in ogni angolo della città o addirittura, come avvenuto negli ultimi giorni, appicca dei roghi ai cumuli di spazzatura». Bruno Carcangiu, commissario straordinario del Comune, anche ieri ha incontrato il comandante della Polizia locale e i dirigenti del settore igiene del suolo per quella che sta diventando un'emergenza. Perché dopo il problema delle discariche disseminate in tutti i quartieri, ora c'è da affrontare un nuovo pericolo: i roghi dei rifiuti. Soltanto lunedì sono stati tre: in via Po, in via Podgora e in via del Lentisco a Pirri.
Lunedì nero
I vigili del fuoco, avant'ieri, sono dovuti correre nel giro di poche ore per domare i diversi incendi. Prima in via Podgora: i teppisti hanno appiccato le fiamme a una montagna di rifiuti gettati in un angolo a pochi passi dalle case e dalle auto in sosta. Subito dopo un altro incendio, al tramonto, nel parcheggio esterno del centro commerciale Auchan, verso via San Simone. Infine, poco prima di mezzanotte, è scoppiato un altro rogo in via del Lentisco a Pirri. «Da quando è partita la differenziata nel rione», racconta un signore a passeggio con il cane, «questi eventi sono ciclici. In questo angolo si scarica di tutto: rifiuti organici, plastica, abbigliamento, vecchi divani e scarti di lavori edili. Poi qualcuno dà fuoco alla montagna di spazzatura. E noi respiriamo diossina». Non c'è telecamera che tenga: proprio accanto allo spiazzo usato come discarica c'è un cartello indicante la presenza di un impianto di videosorveglianza. «Serve davvero a poco visto quanto accade da mesi».
Gli interventi
Francesco Orrù è il nuovo comandante provinciale dei vigili del fuoco da fine maggio. È ovviamente a conoscenza del fenomeno e del pronto intervento effettuato dai suoi uomini lunedì. «Per ora», spiega, «non mi sembra ci sia un incremento allarmante dei roghi di rifiuti in città. Lunedì abbiamo fatto tre interventi, sabato due. Per il resto ci sono state tre uscite in altrettanti giorni, i primi di giugno. Ovviamente stiamo monitorando la situazione». Le zone maggiormente a rischio sono le solite: i quartieri di San Michele, Is Mirrionis e Sant'Elia. «Gli incendi di cumuli di rifiuti», aggiunge Orrù, «nascondono delle insidie perché non si può sapere cosa stia bruciando. Ma i vigili del fuoco sono pronti e addestrati per affrontare qualsiasi tipo di intervento in ogni situazione».
Il nuovo vertice
Così ieri mattina, negli uffici del commissario straordinario, si è inevitabilmente parlato del lunedì di fuoco e del rischio che i cittadini stiano decidendo di incenerire in strada le montagne di rifiuti. «Ancora una volta», evidenzia Carcangiu, «ho sollecitato l'immediato ritiro della spazzatura abbandonata nelle strade. Interventi necessari anche se alla fine i costi saranno a carico dei cittadini. Ma non è pensabile lasciare la città in queste condizioni».
Le telecamere
Nel calendario del commissario non c'è solo il recupero dei rifiuti buttati negli spiazzi e a bordo strada. «Stiamo chiudendo la procedura per poter piazzare le telecamere nei punti critici», aggiunge il commissario. Dunque a breve verranno sistemati impianti di videosorveglianza a San Michele, Is Mirrionis e Sant'Elia: in questo modo si spera di smascherare gli incivili. Gli agenti della Municipale non bastano: «Gli uomini impegnati in questo servizio sono pochi. Troppo pochi. L'organico non è sufficiente per far fronte alla maleducazione e inciviltà dilagante». Due i fronti: le famiglie assegnatarie di abitazioni popolari che non pagano la Tari e che non ritirano i mastelli. Dagli ultimi dati in possesso del Comune un terzo delle persone non sarebbe in regola. Cittadini che ogni giorno producono spazzatura e che se ne devono in qualche modo liberare. C'è poi il problema dei “furbetti” provenienti dagli altri Comuni: raggiungono la città e appena trovano il primo spiazzo disponibile lanciano il sacchetto dalla loro auto.
Matteo Vercelli