Rassegna Stampa

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Cagliari, Pili: “Hanno chiuso il porto canale, una mazzata senza precedenti”

Fonte: web Castedduonline.it
7 giugno 2019

 

 


Chiuso il porto canale, lavoratori in rivolta. L’ex deputato di Unidos Mauro Pili ha pubblicato il comunicato ufficiale fa di Hapag – Lloyd. “Si prega di notare che Hapag – Lloyd è costretta a cessare l’accettazione del carico con effetto immediato. L’operatore terminalistico CICT di Cagliari ha bloccato il servizio alle navi container. Hapag -Lloyd sta cercando un’alternativa che sarà comunicata a tempo debito”.

Alle 10.54 la comunicazione è giunta agli operatori portuali. “Una mazzata senza precedenti”, aggiunge Pili, “sono riusciti a cancellare quel processo di rilancio del porto canale che grande difficoltà ero riuscito a rimettere in piedi nel 2002/2003 quando il porto era chiuso e fu riaperto con grande slancio internazionale. Ora tutto si è fermato”.

“Solidarietà ai lavoratori Cict, Iterc, CTS, MTS del Porto Canale, anche oggi in mobilitazione a causa della situazione di assoluta incertezza sul loro futuro”, dichiara Francesca Ghirra, candidata del centrosinistra alle prossime comunali, “va immediatamente riaperto, all’insegna della  concretezza, il tavolo interistituzionale con il coinvolgimento dei sindacati. Nessun lavoratore deve rimanere senza il proprio reddito nel corso della gestione della vertenza, ogni retribuzione maturata deve essere liquidata e in caso sia necessario il ricorso ad ammortizzatori sociali devono essere assicurati i livelli adeguati e tempestività nei pagamenti. Sul Porto Canale”, aggiunge, “ci sono decenni di investimenti miliardari che in Sardegna non possiamo permetterci di sprecare. Spetta a Stato e Regione promuovere il ruolo dell’Isola come piattaforma logistica  di un efficiente sistema di scambi commerciali nel Mediterraneo. La città non starà a guardare passiva l’inerzia di una politica distratta. Occorre da subito un concreto intervento di Regione, Autorità portuale e Ministero del Lavoro per dare vita a un’agenzia formativa per il Porto Canale, come già sperimentato in altri porti della penisola. Il nostro impegno”, conclude, “in collaborazione con le parti sociali e tutti gli enti competenti, sarà rivolto a superare l’attuale crisi, a mettere in atto tutte le strategie possibili per il rilancio e il potenziamento del porto canale, attivando una fiscalità di vantaggio che ci renda competitivi, rendendo operativa la Zona Franca e la Zona Economica Speciale, in modo che si possano attivare nuove occasioni di lavoro e di sviluppo per la città”.