Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il Comune: via dalle case pericolose

Fonte: La Nuova Sardegna
18 agosto 2009

MARTEDÌ, 18 AGOSTO 2009

Pagina 1 - Cagliari



Giovedì sgombero degli stabili lesionati di via Castelfidardo




CAGLIARI. Via dalle case di via Castelfidardo. Il vice sindaco Maurizio Onorato ha firmato le ordinanze di sgombero dei fabbricati ispezionati dai vigili del fuoco che hanno riscontrato «l’esistenza di una situazione di pericolo per un cedimento delle fondamenta che ha provocato importanti lesioni sulle murature della facciata».
Preso atto dei risultati di un altro sopralluogo effettuato dai tecnici del servizio di Protezione Civile i quali hanno accertato che nei due edifici «è presente un quadro fessurativo in fase evolutiva di particolare importanza riconducibile a dei cedimenti fondali verso la pubblica via». Agli abitanti dei due stabili è stato intimato «di provvedere allo sgombero di persone e cose» entro giovedì 20 agosto avvertendo che, in caso di inadempienza, «si provvederà d’ufficio allo sgombero coatto e alla denuncia all’autorità giudiziaria». Con lo stesso provvedimento - è detto in una nota - è stato dato mandato ai competenti servizi comunali (Autoparco, Economato e Servizi sociali) di mettere a disposizione i mezzi ed il personale per lo sgombero e di prestare «la necessaria assistenza finalizzata alla sistemazione provvisoria degli aventi diritto e degli eventuali disabili». Ai proprietari degli immobili è stato, invece, ordinato di nominare un direttore dei lavori, monitorare tutte le strutture e porre in essere, con opere provvisionali, tutti gli interventi ritenuti necessari per la messa in sicurezza degli stabili e per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità, in modo da evitare anche danni a terzi. Anche ai proprietari dell’edificio di via Marengo 34-36, dove sono state rilevate «fessure presenti nelle murature esterne», è stato intimato, con un’altra ordinanza, di provvedere a «monitorare tutte le strutture» e anche di porre in essere gli interventi ritenuti necessari per la messa in sicurezza dello stabile, a salvaguardia della pubblica e privata incolumità e per evitare danni a terzi; infine a consolidare le strutture dissestate.