Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Basta ideologie, concerti ed eventi sono dei cagliaritani»

Fonte: L'Unione Sarda
18 agosto 2009

Anfiteatro Parla il capogruppo di An 



Sul futuro dell'Anfiteatro romano di Cagliari deve essere aperto immediatamente un dialogo con la Regione. Parola del gruppo di Alleanza nazionale (sopravvissuto al Pdl), che per bocca del capogruppo Alessandro Serra preannuncia una battaglia sul tema.
Quali le novità?
«Le posizioni oltranziste di qualcuno rischiano di essere come il gesto dimostrativo inscenato da quegli incauti ambientalisti che hanno aperto le gabbie di alcuni animali da pelliccia per restituire ad essi la libertà, causando invece la loro morte sotto le ruote delle auto in transito nella strada vicina. Dire “via le tribune” non basta, se prima non si è stabilito che cosa fare una volta eliminati gli spalti».
Ma non è giusto confrontarsi con i tecnici?
«Sul modo in cui sono stati travistati i fatti da una certa opposizione non ci soffermiamo nemmeno: ci basta ricordare che i lavori sono stati seguiti giorno per giorno dalla Soprintendenza. L'Anfiteatro deve continuare a essere uno spazio destinano ai concerti e agli spettacoli fino a quando sarà possibile con queste tribune, ma pensando già da oggi che cosa fare quando non saranno più utilizzabili, studiando anche soluzioni esteticamente più compatibili con il monumento».
Ma non si perde uno spazio culturale?
«Gli esempi di anfiteatri ancora utilizzati per celebrare eventi in Europa sono tanti: continuare a fare altrettanto a Cagliari non è un'oscenità, né stride con la tutela della nostra identità. Chiediamo che la nuova maggioranza regionale tracci con noi un solco di discontinuità con la precedente Giunta che, a parole, si autoproclamava vestale dell'identità, ma nei fatti, animata da un malcelato spirito revanchista verso un Comune di centrodestra, tentava di “riscrivere” la città, considerandola un balocco da consegnare senza criterio agli “spacciatori di progetti” che con la nostra identità nulla hanno a che fare».
È un addio ai progetti dell'era Soru?
«Tramontata la stagione in cui si contrabbandava come mecenatismo la prodigalità di soldi pubblici, chiediamo che si investa su Cagliari, su ciò che, se tenuto in debita considerazione, la rende già speciale senza bisogno della griffe architettonica strapagata e fine a sé stessa. L'Anfiteatro è uno degli elementi chiave su cui concentrare attenzione e investire fondi».
Come giudica gli appelli di Baglioni e dei suoi colleghi?
«Le opinioni di artisti famosi, che mai hanno strizzato l'occhio alla destra politica, e di un autorevole esponente dell'opposizione in Consiglio comunale, devono aprire gli occhi anche a chi, nel centrosinistra, ragionando da “topo di sezione”, vorrebbe farne una questione ideologica. Se un concerto si tiene in un anfiteatro, gli spettacoli sono due in uno: il luogo e l'esibizione artistica. In un'arena, nuova o vecchia che sia, bene che vada, soltanto uno». ( a. mur. )

18/08/2009