Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Monumenti aperti e senza barriere

Fonte: La Nuova Sardegna
5 maggio 2008

Grande successo per i sette luoghi mai visitati fino a oggi, migliaia di persone in giro tra centro e periferia

Monumenti aperti e senza barriere

Disabili ovunque grazie al volontariato e a un pizzico di ingegnosità



OGGI GIORNATA NON STOP Affluenza record: 13.500 i visitatori dopo appena 2 ore

SABRINA ZEDDA
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CAGLIARI. Muri di tufo e una luce soffusa che sembra riportare indietro nel tempo, ripercorrendo il periodo punico-romano, quello pisano, a poco a poco, sino ai giorni nostri. E’ da qui, dalla Galleria del Bastione dello sperone, in assoluto tra i più visitati (1.100 persone), che ieri si è aperta la dodicesima edizione di “Cagliari monumenti aperti”. Il successo, stando almeno ai dati della prima giornata, non ha tradito le aspettative: alle 18.30 sono stati 13.500 i visitatori registrati tra i 95 monumenti aperti per l’occasione. Il maggior afflusso l’hanno fatto registrare i sette siti che sono stati aperti per la prima volta. Oltre al Bastione dello Sperone, con l’annesso ingresso alla Passeggiata coperta del Bastione di Saint Remy, si tratta del Sottopiano del Palazzo civico di via Roma, dove troveranno posto uffici ed esposizioni (600 presenze), villa Pollini, a pochi metri dagli ospedali Oncologico e Microcitemico, la sede dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti, in via del Platano, dove è stata aperta la mostra di manufatti “Pietro Casula” per mostrare come i diversamente abili accedono alla cultura, la Statua di Carlo Felice, l’area archeologica situata negli spazi del Consiglio regionale e la Città del sale, nel Parco di Molentargius. Molto visitata anche la Casa massonica (600 persone). A far capire come tra i monumenti più attrattivi ci fosse proprio il Bastione dello sperone, nel quartiere Castello, nella Porta dei Leoni, ci hanno pensato ieri mattina, almeno un’ora prima della cerimonia d’inaugurazione, le decine di cittadini assiepati sopra le scalette del Bastione di Saint Remy in attesa che aprissero le porte della Passeggiata coperta. E la sorpresa, una volta che le visite guidate sono cominciate, è stata grande: ampi spazi con mura di tufo, passerelle in legno, qua e là qualche vetrata per far vedere ai visitatori curiosi come sotto ai loro piedi c’è pure dell’altro, pietre gigantesche mangiate dal tempo che in realtà erano importanti componenti di una delle due cannoniere ospitate nella grande area. Grande sorpresa per i visitatori che sotto il liceo artistico San Giuseppe hanno visto i resti di una torre medievale, la scoperta è di Beatrice Artizzu e Marcello Polastri che hanno dato molte spiegazioni in un percorso didattico. Poco prima il sindaco Emilio Floris, insieme agli assessori alla Cultura e ai Lavori Pubblici, Giorgio Pellegrini e Raffaele Lorrai, aveva aperto le sue piume di pavone, rimarcando come a fronte della complessità degli interventi sia stato speso davvero poco: due milioni di euro per tre mila metri quadri d’intervento, e «nessuna consulenza esterna». Un refrain ripetuto anche quando sono stati ripercorsi i lavori travagliati partiti quattro anni fa e spesso interrotti per via dei continui ritrovamenti archeologici che hanno portato a delle tappe forzate. E dopo l’inaugurazione, ora si guarda già a fine giugno quando la Passeggiata coperta ospiterà l’Expò delle città regie della Sardegna.
Quest’anno Monumenti aperti si fa forte, oltre che delle consuete iniziative collaterali, come concerti e giochi riservati ai più piccoli, dello slogan che vuole la città senza barriere. Nessuna barriera, in moltissimi monumenti, per i diversamente abili, che hanno potuto visitare i siti grazie all’aiuto dei volontari di diverse associazioni, ma anche, nella Torre di San Pancrazio e nella Cripta di Santa Restituta, grazie ai video girati da due studentesse dell’istituto tecnico Besta di Monserrato, che hanno permesso di vedere ciò che c’è dentro senza bisogno di entrare. E nessuna barriera neppure per gli stranieri, perché i loro conterranei residenti in città hanno raccontato i monumenti nella loro lingua. Oggi Monumenti aperti prosegue: tutto il giorno dalle 9 alle 20. Stasera alle 21 gran finale con Syusy Blady al conservatorio Pierluigi Da Palestrina, biglietti all’Exmà e poi dalle 17 al conservatorio.