Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dignità e lavoro, la scommessa vinta da 1800 disabili sardi

Fonte: L'Unione Sarda
27 maggio 2019

TRAGUARDO.

Il neopresidente Pili: «Crediamo che ogni individuo debba raggiungere la maggior autonomia possibile» Dignità e lavoro,
la scommessa vinta
da 1800 disabili sardi I trent'anni di formazione dello Ierfop,
l'istituto fondato da Raffaele Farigu 

A quasi un anno dalla scomparsa del suo fondatore, Raffaele Farigu, Ierfop ha un nuovo presidente e un nuovo consiglio d'amministrazione. Alla massima carica, quella sempre ricoperta da Farigu sino alla sua morte, l'assemblea dell'Istituto ha eletto Roberto Pili, medico, oncologo e presidente della Comunità mondiale della longevità (Cml). Il cda sarà composto da Pietro Paolo Murru, Aldo Secci, Claudio Murtas, Mario Marinelli, dai vicepresidenti Teodoro Rodin (vicario) e Cataldo Ibba, e da Bachisio Zolo, direttore generale per l'attività didattica e formativa.
Le sedi
Cuore operativo a Cagliari, in via Platone, e sedi nei centri più importanti della Sardegna, Ierfop (Istituto europeo ricerca formazione orientamento professionale) è presente in Piemonte, Abruzzo, Puglia, Lazio, Basilicata, Emilia Romagna, Molise. Un'espansione oltre Tirreno voluta e perseguita a suo tempo da Farigu, che era stato capace di riunire associazioni rappresentative di tutte le disabilità (ciechi, sordi, invalidi civili e del lavoro).
I risultati
Il fondatore ripeteva spesso il suo motto che sintetizzava i principi cardine dell'Ente: “più istruzione, formazione e lavoro per disabili e disagiati per una società più giusta, libera e democratica”. E nei tre decenni di attività, i risultati non sono certo mancati: 133.656 ore formative, 499 corsi professionali completati, 4.529 allievi tra corsi per disabili e per operatori sociali, 1.794 allievi che al termine delle lezioni hanno trovato occupazione.
La nomina di Pili, va sottolineato, non è una sorpresa. Già da qualche mese, infatti, la Cml aveva avviato una collaborazione con Ierfop proprio sui temi dell'invecchiamento e della disabilità. Un progetto che partiva dall'analisi delle “barriere mentali e fisiche” che impediscono agli anziani di avere una vita indipendente. È il primo passo per una sensibilizzazione tendente a superare gli ostacoli. Non a caso il neo presidente si è soffermato su questi aspetti nel suo discorso di insediamento.
I programmi
«In Italia il 50% degli ultra 75enni - ha detto Pili -soffre di compromissione della vista e dell'udito e diventa strategico limitarne le ricadute sulle condizioni di salute, cognitive e psicoaffettive. Accentueremo l'impegno sociale dell'ente nei settori dove maggiori appaiono gli squilibri nel campo dell'inclusione socio-lavorativa dei giovani con disabilità con particolare riguardo ai ciechi e ipovedenti».
Ricerca e collaborazioni
Ma non solo: «Proseguirò l'attività nel solco tracciato dal suo fondatore - ha aggiunto Pili -ho raccolto questo testimone con il preciso impegno di mantenere la continuità rispetto alle linee e programmi storici, quali lo sviluppo della formazione della didattica e la ricerca al servizio del perseguimento della più completa autonomia possibile, a prescindere da quali siano le abilità delle persone. Ampio spazio sarà dato a programmi di prevenzione delle disabilità sensoriali in ogni fascia d'età e alla ricerca nel settore degli ausili tecnologici, nei casi in cui ne prevediamo l'aumentato bisogno con la crescita delle fasce più anziane della popolazione».
Cittadinanza sociale
Nel corso della sua attività Ierfop ha mostrato molta attenzione agli Istituti scolastici in cui studiano alunni con disabilità. Per sostenerli, saranno proposti interventi per migliorare i percorsi educativi e formativi e per facilitare il processo di integrazione nella scuola. «Durante il mio mandato - ha concluso Pili - cercherò sinergie e collaborazioni con enti, istituzioni, università, scuole, sindacati che si propongano una sempre più efficace integrazione e inclusione sociale a favore dei settori più fragili della società. La grande eredità lasciata da Raffaele Farigu è la piena convinzione che l'istruzione, la formazione professionale e l'integrazione sociale siano il volano che consente ai disabili il conseguimento e della piena cittadinanza sociale».
Vito Fiori