Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

in Sardegna vota solo il 36% degli elettori

Fonte: L'Unione Sarda
27 maggio 2019

Soddu: c'è la stanchezza data dalle recenti Regionali. Al secondo posto testa a testa tra M5S e Pd Fuga dalle urne:
in Sardegna vota solo
il 36% degli elettori Nell'Isola l'affluenza più bassa d'Italia
Primi risultati, la Lega è in vantaggio 

Ancora una volta i sardi hanno disertato le urne delle Europee. I siti di informazione titolavano fin dal primo pomeriggio sull'affluenza record: in tutti i Paesi dell'Unione i cittadini sono andati in massa a votare per il Parlamento di Strasburgo. Ma non in Sardegna. Il dato finale sulla partecipazione è assolutamente desolante: 36,26%, il più basso d'Italia, meno ancora di cinque anni fa (42%), e anche allora eravamo maglia nera. Dopo di noi c'è la Sicilia (l'altra regione del collegio Isole) con il 37,52%.
Disillusione
Ha piovuto praticamente tutto il giorno, dunque gli elettori non sono andati al mare. E allora? «C'è disillusione e la stanchezza data dalle recenti elezioni regionali e dalle imminenti amministrative», è la lettura di Andrea Soddu, sindaco di Nuoro, candidato del Pd. «Bisogna lavorare molto per ridurre questa distanza, serve un lavoro di “educazione”, è un percorso lungo». Ancora: «Certo, influisce a livello nazionale anche il clima di agonismo esasperante tra gli attori della politica, che usano l'Europa per regolare i conti in Italia. È chiaro che i cittadini sono demotivati dall'andare a votare, si chiedono a cosa serva».
I dati
Guardando alle singole Province, in quella di Cagliari il dato più alto (poco oltre il 39%); le altre più o meno sono tutte in linea, Nuoro al 34,36%; Oristano al 35,09%; Sassari al 35,56%; Sud Sardegna al 34,73%. «È molto preoccupante», commenta Egidio Trainito, candidato di Europa Verde, «in Sardegna e Sicilia si registra l'affluenza più bassa a livello europeo, e se ci sono due regioni che hanno tanto bisogno d'Europa sono proprio le nostre isole».
I risultati
Ieri intorno a mezzanotte e mezza, quando le sezioni scrutinate nell'Isola erano 280 su 1840, i primi risultati rispecchiavano all'incirca il trend del resto del Paese. Lega primo partito (oltre il 28%), a seguire Movimento Cinque Stelle e Pd quasi in parità, poi, molto sotto, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Infine La Sinistra, +Europa, Partito comunista, Europa Verde, e gli altri partiti.
Cinque anni fa il Partito democratico raggiunse quota 38,74%, il Movimento cinque stelle il 30,5%, Forza Italia il 16,4%, Fratelli d'Italia il 3,51%, la Lega (allora Lega nord) l'1,39%, i Verdi lo 0,42%. Furono eletti ben tre eurodeputati sardi (su 8 seggi assegnati alle Isole): Renato Soru del Pd, Salvatore Cicu di Forza Italia e Giulia Moi per i pentastellati. Oggi in tarda mattinata si saprà con certezza chi ce la farà questa volta.
I populisti
«I primi dati ci dicono che sull'Europa soffia un vento populista, alimentato da chi agita lo spettro di nemici immaginari per mettere gli uni contro gli altri», sottolinea Soddu. «Nonostante questo, e con la cautela che richiede il momento, il risultato del centrosinistra ci dà fiducia e premia l'operazione di apertura alla società civile fatta dal segretario nazionale del Pd Zingaretti e dal segretario regionale Cani. Del resto per noi, che crediamo nel ritorno della gente alla politica, questo è un dato positivo. La speranza per le future generazioni passa dall'impegno diretto per costruire un mondo che metta al centro la dignità della persona. Questa dev'essere la premessa per costruire un fronte allargato, con un Pd forte che dialoga con le altre forze del centrosinistra per portare avanti i valori e la difesa dei diritti e della solidarietà».
I Verdi
Spiega Egidio Trainito: «Da un primissimo bilancio sembra che a livello europeo i Verdi siano il quarto partito, e possono essere un ago della bilancia nel Parlamento di Strasburgo. Peccato che l'Italia vada invece in controtendenza».
Cristina Cossu