Riparata, intanto, la maxi perdita che aveva lasciato a secco i rubinetti a Stampace basso e S. Avendrace
Si è concluso l'incubo di centinaia di famiglie cagliaritane rimaste senza acqua per quasi 48 ore tra domenica e ieri. Il grave disservizio ha interessato i quartieri di Sant'Avendrace, Stampace basso e Marina ed è stato causato da una maxi-perdita idrica che si è verificata all'alba di domenica in viale Trieste. Intorno alle 6 una grossa condotta idrica del diametro di 400 millimetri era esplosa all'altezza del civico 130, col risultato che l'intera carreggiata era stata invasa da un fiume d'acqua mista a fango lungo duecento metri. Per consentire agli operai di Abbanoa di intervenire, è stato necessario chiudere l'acqua e numerose utenze sono rimaste all'asciutto da domenica mattina fino a ieri sera. L'acqua è stata garantita da un'autobotte messa a disposizione da Abbanoa. A creare difficoltà al personale impegnato nella riparazione, la presenza di una selva di tubi dei sottoservizi e il formarsi di una voragine scavata dall'acqua. L'intervento di ripristino si è concluso solo ieri sera e verso le 19 l'erogazione dell'acqua stava riprendendo, seppur lentamente per evitare sovra-pressioni che avrebbero potuto creare ulteriori danni alle condotte. Numerosi cittadini hanno protestato perché il numero per le emergenze non funzionava. Abbanoa ha ammesso l'inefficienza annunciando che saranno presi provvedimenti.
MARINA Un'altra perdita idrica ha lasciato all'asciutto la zona di via Torino, viale Regina Margherita e piazza Costituzione. «Il disservizio va avanti ormai da due settimane», spiega Rita Zorcolo, 64 anni, residente in via Torino. «Ai piani bassi arriva solo un filino d'acqua mentre a quelli alti non arriva niente. Io sono affetta da una malattia della pelle che mi rende invalida al 100%. Ho necessità di sciacquare con acqua corrente determinate parti del mio corpo, ma non posso farlo perché i rubinetti sono all'asciutto e dal bidone della riserva idrica esce ormai soltanto ruggine». Abbanoa ha comunicato tramite il suo ufficio stampa che si sta provvedendo a risolvere anche questo problema. (p.l.)
18/08/2009