Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Terminal crociere ancora in alto mare

Fonte: L'Unione Sarda
18 agosto 2009

Porto. L'Authority aveva annunciato l'apertura entro luglio, ora si parla di marzo 2010

Inaugurazione ancora rinviata: «Colpa di un ricorso al Tar»

Lo scoglio stavolta è un ricorso al Tar, che ha congelato la gara per l'affidamento provvisorio della gestione della struttura.
L'ultima previsione registrata (parole del presidente Paolo Fadda) parlava di un taglio del nastro, definitivo, «entro luglio».
Ipotesi superata, come le precedenti. Ora la data per l'inaugurazione del terminal crociere del molo Ichnusa è un'altra e per vederla bisogna addirittura cambiare il calendario: marzo 2010. Lo scoglio stavolta è un ricorso al Tar, che ha congelato la gara per l'affidamento provvisorio della gestione della struttura a Pierpaolo Pani.
LA GIUSTIZIA Il tribunale amministrativo regionale non ha accolto la richiesta di sospensiva per la graduatoria, ma ha scelto di decidere «nel merito» (e quindi, una volta per tutte) entro il prossimo 10 dicembre. Bloccando una partenza annunciata per cui tutto era già pronto: arredi, cucine, attrezzature. «Esistono dei dubbi di legittimità formale e sostanziale sulla gara», spiega Giuseppe Martelli, avvocato dello studio legale Macciotta che ha curato ogni fase del ricorso.
«Nell'ordinanza del Tar che ha fissato per dicembre la decisione però c'è scritto fin da ora che il bando per l'affidamento definitivo dovrà essere strutturato con criteri più rigorosi».
I LAVORI Nel frattempo rimarrà da inserire l'ultimo tassello per completare il progetto-crociere: il dragaggio per portare a dodici metri la profondità del mare. Senza questo intervento non potrebbero attraccare al molo Ichnusa navi come Independence e Navigator of the seas , le più importanti nella lista dell'Autorità portuale.
Ora possono ormeggiare solo navi con un tonnellaggio ridotto e massimo 1.500 passeggeri. Meno della metà di quelli che viaggiano nei colossi della Royal Caribbean (e nulla in un mondo dove si punta sempre più a numeri da oltre 4000 passeggeri), che sino al prossimo anno dovranno essere “confinati” tra il molo Sabaudo e il Rinascita, gli unici a poter ospitare palazzi galleggianti con pescaggio oltre i nove metri. Banchine che però sono occupate dalle navi di linea, che insieme ai passeggeri sbarcano anche camion e Tir carichi di merci.
L'AUTHORITY «Il ricorso al Tar ha fatto slittare nuovamente l'inaugurazione prevista», si giustifica il numero uno dell'Authority Paolo Fadda, «e questa volta siamo noi a essere danneggiati: era tutto pronto, ora dovremo rimandare alla prossima stagione». Ma quando il terminal verrà aperto ai croceristi i lavori di scavo potrebbero non essere ancora iniziati: «Non dipende da noi: abbiamo chiesto mesi fa l'autorizzazione per le opere al ministero dell'Ambiente, ma non abbiamo ancora ricevuto una risposta. Sono pratiche lunghe: se dovesse arrivare il via libera entro settembre, potremmo riuscire a pubblicare la gara d'appalto in tempo per finire lo sbancamento entro marzo. La bonifica dello specchio d'acqua interessato è finita: gli ordigni bellici e i reperti archeologici sono già stati portati in superficie».
I SOLDI CI SONO I fondi, due milioni e mezzo, sono già disponibili. Ma sul progetto per il porto turistico c'è ancora da superare lo scoglio di tre ricorsi ai magistrati amministrativi.
Il futuro dello scalo poi sarà legato ai 141 milioni di euro (quasi tutti finanziamenti europei: trentasei già stanziati, altri da assegnare in via definitiva) frutto di un Accordo di programma siglato il 2 febbraio scorso con la Giunta regionale (presidente pro tempore era Carlo Mannoni), la Provincia e il Comune per lo sviluppo dello porto industriale.
Quando tutte le navi-merci attraccheranno a Macchiareddu. E in via Roma arriveranno solo turisti e passeggeri dei traghetti.
MICHELE RUFFI

18/08/2009