Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Deposito abusivo nell'ex caserma

Fonte: L'Unione Sarda
21 maggio 2019

 


Da ricovero di fortuna per disperati e clochard a deposito merci per gli ambulanti del mercatino. È la nuova destinazione abusiva a cui è stata adibita l'ex caserma di viale Trieste, il complesso immobiliare un tempo di proprietà dell'Esercito e ora in mano alla Regione che da quasi mezzo secolo è ridotto a un rudere avvolto da una fitta vegetazione spontanea.
Il deposito abusivo
Da mesi infatti qualcuno sta utilizzando alcune delle vecchie casupole in rovina che si affacciano su viale Trieste - di fronte agli uffici del Ctm - per stoccare i prodotti che poi la domenica finiscono sulle bancarelle del mercatino dell'usato di piazzale Trento. Un modo a quanto pare per risparmiare tempo e fatica. Nonostante l'area sia recintata, è infatti abbastanza semplice scavalcare la rete alta poco più di due metri, ritirare la merce e poi trasportarla sino al piazzale di fronte alla Regione utilizzando dei passeggini come carrelli. Scene che si ripetono puntualmente ogni domenica all'alba.
Passeggini come carrelli
Una parte di questo deposito abusivo, coperto da alcuni teloni bloccati con delle travi, è ben visibile dalla strada. Altri mini magazzini si trovano invece all'interno del complesso, nella parte più nascosta. Ma il sistema di stoccaggio fai-da-te sfrutta anche altri luoghi, ad esempio gli interstizi del muro esterno del Centro regionale di Programmazione di via Cesare Battisti, dove già dal sabato alcuni ambulanti accatastano la merce da vendere il giorno dopo. Il motivo anche in questo caso è risparmiare tempo e garantirsi un posto migliore all'apertura del mercatino.
L'ex Caserma
Di certo c'è che la situazione, al di là degli aspetti quasi folcloristici, ripropone l'annoso tema del futuro dell'ex Caserma Trieste, una ferita aperta che si estende per quasi due ettari nel cuore della città. Costruito ai primi del Novecento, il complesso inizialmente era una sorta di centro intermodale ante litteram dove, in comode e ampie stalle, sostavano i carri bestiame che andavano e venivano dal porto. Un pezzo importante della memoria della città: qui nel 1920, in uno spazio a ridosso della ferrovia appena costruita, il Cagliari Calcio disputò la sua prima amichevole, mentre risale al 1936 la conversione in sito militare. Nel 1973, infine, l'Esercito cedette l'area alla Regione che lasciò al Comune la parte in cui fu realizzata la sede della Polizia municipale e dove attualmente sono ospitate le sezioni Motorizzata e Antinfortunistica.
I progetti
I piani di riqualificazione in questi anni non sono mancati. L'ultimo, proposto dalla precedente giunta regionale, prevede di trasferire in quest'area uffici e assessorati ma anche la realizzazione di un parco cittadino gestito dal Comune. «Il progetto - aveva spiegato nel 2017 l'ex assessore regionale Cristiano Erriu - coinvolge anche la Soprintendenza archeologica per via di eventuali emergenze nel sottosuolo legate all'antico insediamento di Santa Igia». Peccato che - come conferma il dirigente del Servizio demanio e patrimonio, Renato Serra - al momento il Ministero ancora non ha risposto alla richiesta di avviare gli scavi esplorativi. L'unico intervento portato a termine riguarda la bonifica dall'amianto, conclusa lo scorso febbraio, mentre a breve si dovrebbe procedere con lo sfalcio della fitta vegetazione che rappresenta un serio pericolo per gli incendi. «Si tratta di interventi legati alla sicurezza e all'incolumità pubblica - conferma la funzionaria regionale Barbara Foddis - e ora stiamo avviando la procedura negoziata per individuare un operatore economico». Insomma, la rinascita dell'ex Caserma Trieste è ancora lontana. Anzi, lontanissima.
Massimo Ledda