Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Si scordino l'alloggio e l'assistenza gratuita»

Fonte: L'Unione Sarda
18 agosto 2009

L'assessore Clamoroso sfogo di Piras 



«Se vogliono un supporto psicologico lo avranno, ma a pagamento. Se vogliono un posto all'Aias per un disabile provvederemo subito, ma sempre e solo a pagamento. Si scordino però di vedersi assegnare alloggi comunali perché non ne abbiamo». Per l'assessore alle Politiche sociali Anselmo Piras, i residenti delle due palazzine di via Castelfidardo che saranno sgombrate dovranno arrangiarsi da soli perché l'assessorato competente non ha né soldi ne tanto meno case per loro.
Piras è andato su tutte le furie ieri mattina quando ha letto il testo delle due ordinanze di sgombero che prevedono, tra le altre cose, “l'eventuale assegnazione di alloggi comunali alle famiglie evacuate” e l'assistenza agli eventuali disabili. «Escludo nel modo più assoluto che richieste del genere possano essere evase», si è sfogato. «E domani mattina (ndr oggi) lo comunicherò anche ai diretti interessati che incontrerò nel mio ufficio alle 12,30». Contrariamente a quel che ci si aspettava, Piras ha dunque annunciato che per gli sgomberati non verrà speso un solo centesimo in termini di assistenza. «Il problema», ha spiegato, «è che qualcuno ha preso delle decisioni anche per il mio assessorato senza averne la competenza e questo non va assolutamente bene».
La guerra tra assessorati è cominciata dieci giorni fa, in occasione di una conferenza di servizi organizzata dalla Protezione civile per fare il punto sul caso via Peschiera. «In quell'occasione», si lamenta Piras, «nessuno si è premurato di invitarmi, né l'ingegner Luciano Loi della Protezione Civile, né tanto meno l'assessore alla Pianificazione dei servizi Giovanni Giagoni. I colleghi forse hanno pensato che il mio assessorato può fare tutto, ma non è così. Noi non possiamo prenderci in carico queste persone. Che se la sbrighino loro, visto che sono stati loro ad aver preso queste decisioni a mia insaputa». Piras ha spiegato che i servizi sociali comunali si possono occupare soltanto di persone a basso reddito. «E in questo caso non ci sono le condizioni perché si tratta di gente che sta bene. Mi dispiace ma non posso farci niente perché ci sono delle regole da rispettare. Se finiranno sulla strada la colpa sarà di qualcun altro, certo non mia». (p.l.)

18/08/2009