Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Appalto sui rifiuti, arrivano le isole ecologiche nascoste

Fonte: L'Unione Sarda
17 agosto 2009

Comune. Parla l'assessore



Quando il nuovo servizio di gestione dell'igiene pubblica sarà a regime, la Tarsu non esisterà più. La tassa verrà sostituita da una tariffa: ognuno pagherà in base a quanti rifiuti produrrà in un anno. È una delle novità che saranno previste nel nuovo appalto per la gestione dei rifiuti urbani che il Comune bandirà a brevissima dopo l'approvazione delle linee guida in consiglio comunale. Una bando complesso. Tanto complesso che l'assemblea civica ha dovuto utilizzare diverse sedute prima di dare il via libera alla delibera proposta dalla Giunta guidata da Emilio Floris.
I CONTENUTI Migliaia di isole ecologiche interrate - in particolare nel centro e nei quartieri con i condomini più grandi - sostituiranno i cassonetti: spunterà dall'asfalto solo una colonnina metallica, dove i cittadini dovranno registrarsi con un badge magnetico prima di buttare i sacchetti. «Le isole dovranno essere il più possibile: il porta a porta condominale, tanto per intenderci, sarà l'ultima spiaggia», chiarisce l'assessore alla pianificazione dei servizi Gianni Giagoni, che da mesi segue passo passo il procedimento per l'attivazione del servizio. «Il nuovo appalto dovrà prevedere la realizzazione, a insindacabile giudizio dell'amministrazione e senza costi aggiuntivi per le casse pubbliche, dei punti di raccolta». Nel resto della città l'immondizia verrà ritirata col sistema del “porta a porta”: «Sicuramente a Barracca Manna, Pirri e al Poetto». Ma sul metodo di raccolta Giagoni vuole fare una premessa: «È l'unico sistema per raggiungere certi numeri: entro il 2010 la differenziata dovrà arrivare a quota 60 per cento, e salire di altri dieci punti nel 2011. In questi giorni siamo al 34 per cento e puntiamo di arrivare una media del 40 a fine anno. Fino a due anni fa eravamo i peggiori della Sardegna. Ora abbiamo recuperato, nonostante a Cagliari ci sia un ingresso di rifiuti superiore alle aspettative: molti arrivano dall'hinterland. Questo è il massimo che si possa fare con lo smaltimento stradale, quasi un miracolo». E fino a che continueranno a esserci i cassonetti, il decollo della raccolta porta a porta viene sempre minacciato. Non solo. I residenti nell'hinterland continuano ad approfittarne.
I TEMPI Il progetto esecutivo della gestione dei rifiuti verrà consegnato a fine settembre, poi verrà bandita la gara d'appalto, che assegnerà per nove anni (7 più un possibile rinnovo per altri 2) il servizio. «Un appalto di lunga durata consentirà di avere mezzi nuovi, che rispetteranno le norme anti-inquinamento. Saranno moderni e più presentabili anche agli occhi dei turisti. Ora i rioni di Castello e Marina sono puliti con mezzi vecchi. Con il prossimo appalto avremo macchine più piccole, che spazzeranno e laveranno contemporaneamente, migliorando il risultato. Non solo: si potranno monitorare tutti i servizi tramite un sistema Gps. Ogni mezzo sarà seguito». E nel corso degli anni la società vincitrice dovrà cambiare il “parco-macchine”: «I mezzi dovranno essere aggiornati, lo scriveremo nella gara d'appalto. Per intenderci: ora siamo obbligati ad avere veicoli Euro 4. Se tra un paio d'anni la legge ci vincolerà a utilizzare Euro 6, la ditta vincitrice dovrà adeguarsi».
IL CONTRATTO Ma l'amministrazione non avrà le mani legate per 9 anni: «Esiste la risoluzione del contratto: se non sarà garantita la qualità dei servizi, ci muoveremo di conseguenza. E ci sono anche le penali: in questi anni abbiamo incamerato tra 300 e i 500 mila euro di multe».
Se avesse potuto scegliere, l'assessore Giagoni avrebbe preferito una differenziata “a valle”, con i rifiuti separati dalle macchine, nella discarica: «Purtroppo abbiamo le mani legate: è la legge regionale a imporci una differenziazione “a monte”. E questo si traduce in una seccatura per i cittadini».
MICHELE RUFFI

15/08/2009