Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Boom della plastica, poi lo stop

Fonte: L'Unione Sarda
10 maggio 2019


Un successo, un boom che aveva superato le più ottimistiche previsioni. Un successo, però, durato appena una decina di giorni, fermato da intoppi burocratici. È la vicenda del raccoglitore di bottiglie di plastica sistemato, tre anni fa, all'ipermercato Conad di via Jenner. Praticamente l'uovo di Colombo: in cambio di ogni bottiglia gettata nel contenitore si ricevevano buoni che venivano caricati nella carta fedeltà della catena. Buoni che poi venivano tramutati in sconti. Una ricetta semplice: fare bene all'ambiente e risparmiare, al tempo stesso, sulla spesa.
Il boom
«Neanche noi», racconta Carlo Argiolas, titolare dell'ipermercato, «ci aspettavamo un successo simile. C'erano persone che scaricavano bustoni di bottiglie». Le cose stavano andando talmente bene che Argiolas, d'accordo con la Ecogreen, la società che gestiva il macchinario, decise di sistemare un altro contenitore nel punto vendita di via dei Valenzani.
Lo stop
Troppo bello per essere vero. E, infatti, non c'era niente di “vero”. «Preferirei non parlare più di quel periodo buio della mia vita», risponde con un laconico sms il giovane Davide Pinna, l'imprenditore che aveva creato la Ecogreen. A raccontare quello che è accaduto ci pensa Argiolas. «Ci è arrivata una segnalazione dalla Devizia, la ditta incaricata della raccolta dei rifiuti con il vecchio appalto: in pratica, si diceva che l'attività non poteva proseguire dal momento che i rifiuti erano di proprietà della Devizia stessa».
La conferma
Virgilio Vardeu, responsabile tecnico dell'appalto per la raccolta dei rifiuti dell'Ati Devizia, puntualizza l'intervento della società. «Nessuna diffida», spiega, «ci siamo limitati a evidenziare che il servizio è un'esclusiva del Comune e che, quindi, non può essere svolto da chi non è autorizzato dal Comune stesso». C'era anche una ragione economica in quell'avvertimento. «Nel vecchio appalto si teneva conto del fatto che i prodotti raccolti possono produrre ricchezzza. La Devizia era ricompensata dal Comune al netto di quanto recuperava dalla vendita del materiale riciclabile».
Il futuro
Argiolas non si rassegna: la svolta green dell'ipermercato (nei prossimi tempi, i punti vendita saranno alimentati da pannelli solari) deve continuare anche con le macchinette “inghiottibottiglie”. «Sto prendendo contatti perché le vogliamo nuovamente piazzare». Possibile? Sì. Perché con il nuovo appalto della raccolta dei rifiuti il ricavo della vendita del materiale riciclabile resta al Comune. «Anche se», puntualizza Vardeu, «chi svolge questo tipo di lavori deve essere in regola con le autorizzazioni».
Marcello Cocco