Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Castello si sveglia tra i rifiuti

Fonte: L'Unione Sarda
8 maggio 2019

PORTA A PORTA. Isole ecologiche: ci sono difficoltà nel conferimento

 

Pulizie fai-da-te dei residenti prima dell'arrivo dei mezzi 

 

Hanno tremato ieri mattina i residenti di Castello: sapevano che nel giro di poche ore il quartiere sarebbe stato invaso da migliaia di croceristi sbarcati dalla Msc Divina (nave da quattromila passeggeri). E, affacciandosi alle finestre, hanno visto strade, vicoli e piazze invasi dai rifiuti. Un quadro desolante nel secondo giorno di raccolta porta a porta nel quartiere. In tanti si sono messi di impegno e, nel loro piccolo, hanno ripulito quello che potevano. «Ho gettato correttamente le bottiglie che qualcuno aveva lasciato nel gradino della nostra farmacia. Cosa che, per altro, facciamo spesso», racconta Mabe Cugusi.
La pulizia
Poi, nel corso della mattinata, sono comparsi i mezzi dell'azienda che raccoglie rifiuti. «I responsabili sanno che nei periodi di transizione, di passaggio cioè dal vecchio sistema al porta a porta», spiega Roberto Montisci, dirigente del servizio Igiene del suolo del Comune, «devono provvedere a una serie di raccolte straordinarie. Lo fanno in autonomia anche se sono pronti ad attivarsi dietro la nostre segnalazione». Castello, così, è stato ripulito: i croceristi hanno trovato un quartiere in ordine. Giusto un paio di sacchetti lasciati qua e là e una vecchia cucina a sei fuochi a fianco al cassonetto di via Canelles, davanti alla scalinata del Bastione (ma potrebbe essere stata sistemata in quel punto dopo la chiamata al servizio di ritiro dei rifiuti ingombranti).
La situazione
Quello che accade è abbastanza chiaro: ancora per pochissimi giorni i cassonetti di Castello saranno tra i pochi presenti in città. E gli “irriducibili dell'indifferenziata” aspettano che la ztl sia transitabile per abbandonare i propri rifiuti. A complicare le cose il fatto che, ufficialmente, via Lamarmora è chiusa al traffico (anche se tante auto aggirano le transenne sistemate in piazza Indipendenza e transitano in quella strada): da palazzo Rossi, all'angolo con via dei Genovesi, sono caduti calcinacci ed è stato deciso di mettere in sicurezza quell'area. Una chiusura al traffico inopportuna, arrivata proprio nei giorni in cui è partita la raccolta porta a porta nel quartiere.
Le isole ecologiche
E, se in Castello il nuovo sistema stenta, resta da aggiustare anche il funzionamento delle isole ecologiche. Proprio ieri, un ascoltatore ha chiamato in diretta Radiolina per raccontare le difficoltà incontrate nel conferire i propri rifiuti. In particolare, ha lamentato il fatto che, già una ventina di minuti prima della chiusura dell'isola, gli addetti bloccano l'accettazione. Non soltanto: talvolta, soprattutto qualche ora dopo l'apertura, i contenitori di alcune frazioni sono colmi sino all'orlo. E allora il cittadino deve ricaricare in auto i propri rifiuti e fare un nuovo tentativo il giorno dopo.
I controlli
Nel frattempo, si sta sbloccando la situazione legata alle fototrappole e ai droni che dovranno stanare chi fa conferimenti illeciti. Il rallentamento è dovuto al fatto che, prima di mettere in funzione queste attrezzature elettroniche, occorre regolarizzare la situazione sotto il profilo della privacy. Adempimento che è stato svolto dal responsabile comunale della protezione dei dati Giovanni Battista Gallus. «Questa settimana», riprende Montisci, «firmerò la determina per l'adozione del piano». Le ditte che devono sistemare la cartellonistica (come per gli autovelox, le attrezzature elettroniche devono essere segnalate) e fornire le telecamere sono già pronte: saranno sistemate negli arredi urbani e all'interno di auto-civetta. Entro l'estate il piano dovrebbe essere operativo: dunque saranno messi in funzione i droni e le fototrappole.
Marcello Cocco