Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Ai Giardini pubblici serve un guardiano»

Fonte: L'Unione Sarda
17 agosto 2009

la denuncia Appello dei frequentatori



Il gabbiotto c'è, ma del guardiano, ai Giardini Pubblici, neanche l'ombra. Eppure mai come ora ce ne sarebbe bisogno, almeno a giudicare dalle lamentele dei frequentatori.
Dal 2007, anno della riapertura dopo i lavori di restauro e rinnovamento, uno dei posti più belli della città è privo di un controllo, sia di giorno che di notte. Punto d'incontro per le famiglie con bambini e luogo frequentatissimo dagli anziani che vanno a leggersi i giornali e prendere il fresco, i Giardini Pubblici sono sempre stati un posto tranquillo e pulito. Ma ultimamente, ad ascoltare le lamentele degli utenti che affollano il parco, la situazione è cambiata.
LAMENTELE Nessuno sorveglia l'entrata, così gruppi di ragazzi ne approfittano per entrare nel parco con biciclette e motorini, far correre i cani e giocare a pallone: tutte cose vietate dal regolamento. Altri, dopo aver improvvisato un picnic, lasciano sui prati spazzatura di ogni genere. Un ulteriore problema riguarda l'unico bagno chimico (a pagamento): spesso si guasta, costringendo i frequentatori a chiedere l'accesso al bagno privato dei gestori del chiosco bar. Diventato ormai un centro d'ascolto e di sfogo per i disagi.
ATTI OSCENI «Per non parlare delle coppiette», racconta Efisio Carta, frequentatore abituale dei giardini comunali alle porte di Castello. «Ragazzi, ma anche adulti si lasciano andare alla passione dimenticandosi di trovarsi in un luogo pubblico, di fronte ai bambini. Basterebbe la presenza di un guardiano per evitare questa indecenza».
ASSALTO AL FICUS Anche il comportamento dei bambini, ad ogni modo, non è sempre esemplare: si arrampicano sugli alberi, strappano le foglie e staccano i rami. «A farne le spese è stato anche il gigantesco ficus che occupa la parte destra del viale», fa notare una giovane mamma, «e i genitori non intervengono». C'è addirittura chi, per trovare sollievo dall'afa, si fa il bagno dentro la fontana, con i problemi di sicurezza che ne conseguono. Infine l'illuminazione, che dopo il tramonto diventa insufficiente: il parco ad agosto apre alle 6 del mattino e chiude alle 23, la Galleria Comunale d'Arte, che ha sede nella palazzina neoclassica all'interno dei Giardini, a mezzanotte. Senza un guardiano, a quell'ora, si ha paura.
«Facciamo appello al Comune perché intervenga ed assuma qualcuno, magari un lavoratore socialmente utile», sostiene Marco Abis, anch'egli habituée dei Giardini con la G maiuscola. Belli ma, oggi, più insicuri.
FRANCESCO FUGGETTA

17/08/2009