Di Paolo Rapeanu
Trattori e pesci rossi addio, dopo settant’anni la Fiera di Cagliari è chiusa il primo maggio. E i cagliaritani “orfani” di stand e padiglioni da visitare si riversano in massa nelle storiche vie dello shopping. Un fiume umano continuo da via Garibaldi a piazza Yenne, forse anche grazie ai negozianti che hanno deciso di aprire e che hanno coniato lo slogan “Dopo Sant’Efisio tutti alla Fiera? No, in via Garibaldi”. Serrande alzate anche in via Manno, e più di una busta stretta tra le mani di chi passeggia. Rispetto anche solo a dieci anni fa è una “piccola rivoluzione”, interamente legata alla chiusura della Fiera.
Tavolini tutti occupati tra piazza Yenne e la primissima parte del Corso pedonale. Tra un gelato e uno spritz, ecco come molti ingannano il tempo prima di andare ad assistere a “su balli tundu” in piazza del Carmine.