Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ferragosto, la città fa il pieno di turisti

Fonte: L'Unione Sarda
17 agosto 2009


Atterrati 400 aerei nel fine settimana: 22 mila persone al giorno

Impossibile trovare un posto libero nei ristoranti della Marina. Negozi chiusi e musei aperti. Presi d'assalto centro storico e Poetto.
Tutto esaurito. I ristoranti e le trattorie della Marina rimasti aperti il giorno di Ferragosto - due su tre - hanno fatto il pieno di clienti. Il centro storico è stato invaso, soprattutto la sera, dai numerosi turisti arrivati in questi giorni a Cagliari e che hanno potuto visitare monumenti e musei rimasti aperti per l'occasione, oltre a godersi la tradizionale giornata al Poetto, stracolmo come sempre. Molti gli stranieri, vera novità rispetto agli anni scorsi: merito dei charter e dei vettori low cost: tra venerdì e sabato, con 400 voli, all'aeroporto di Elmas sono transitati 22 mila passeggeri al giorno. Turisti arrivati da mezza Europa: Barcellona, Madrid, Bruxelles, Budapest, Londra, Basilea, Berlino, Colonia, Monaco, Francoforte, Düsseldorf ed Edimburgo, più varie città italiane.
NEGOZI CHIUSI Difficilissimo per i ritardatari trovare un posto libero nelle trattorie della Marina. Ad attirare i turisti anche la possibilità di mangiare all'aria aperta, vera novità di questa estate cagliaritana. Ancora una volta il centro storico si conferma polo attrattivo e valida alternativa al mare. La nota negativa sono ancora una volta i negozi: serrande abbassate in quasi tutte le strade del quartiere. Anche le attività che vendono prodotti locali hanno tenuto chiuso: solo uno, in via Sardegna, è andato controcorrente per la gioia dei turisti a caccia di bottiglie di mirto e ceramiche sarde.
IL BILANCIO Sono le due facce della medaglia del Ferragosto in città. I ristoratori festeggiano il pienone, così come i bar di via Roma. I turisti, quelli rimasti senza pranzo e souvenir, sbuffano stancamente per le vie della Marina. «Sono giorni di super lavoro», dice sorridente Gianmichele Dedoni dietro al bancone de Su Cumbidu , in via Napoli, «perché siamo sempre pieni». A mezzogiorno e mezzo le sale interne sono ancora vuote: una decina di camerieri si muovono velocemente per gli ultimi preparativi. «Tutto prenotato. Il novanta per cento sono turisti. La pedonalizzazione del quartiere e i tavolini in strada sono un valore aggiunto». Anche il titolare de La Gobbetta , all'inizio di via Sardegna, è soddisfatto: «Quando si lavora e c'è questa risposta fa piacere. Oramai anche a Cagliari vale la pena tenere aperto il giorno di Ferragosto». C'è anche chi mette un pizzico di polemica: «Noi siamo sempre aperti», dicono dal ristorante Al porto , «ma non basta. Tantissimi turisti non trovano un posto perché troppi ristoratori preferiscono chiudere e farsi la vacanza». In effetti facendo un giro per le strade della Marina una trattoria su tre è chiusa.
I MONUMENTI Oltre a una passeggiata alla Marina, i turisti si sono riversati nelle vie di Castello. Molti gli ingressi nelle torri di San Pancrazio e dell'Elefante (114, la maggior parte visitatori stranieri) e al Ghetto degli Ebrei (42).
In tanti hanno preferito il giro panoramico sui bus scoperti (sempre più gettonati) e le soste dalle terrazze panoramiche di Castello per una foto-cartolina, ricordo di un Ferragosto a Cagliari.
MATTEO VERCELLI

17/08/2009