Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Montagne di rifiuti abbandonati Trecento controlli, decine di ispezioni nei terreni e quasi cento m

Fonte: L'Unione Sarda
15 aprile 2019

PORTA A PORTA.

Una pattuglia appostata vicino a un cassonetto sanziona 14 persone

Montagne di rifiuti abbandonati Trecento controlli, decine di ispezioni nei terreni e quasi cento multe

Duecentonovanta i controlli effettuati, 96 le sanzioni elevate. Non solo: 126 ispezioni in “aree di degrado”, con la conseguente ordinanza di bonifica (in caso di mancato adempimento scattano anche conseguenze penali). Sono i numeri del nucleo di vigilianza ambientale dello scorso anno («L'anno di transizione, quello del passaggio alla raccolta porta a porta»), impegnato quotidianamente contro gli incivili dei rifiuti. Un lavoro che serve anche a stilare una sorta di borsino delle infrazioni: scompaiono i conferimenti irregolari nei cassonetti, in netto calo le multe per i residenti dell'hinterland che gettano la spazzatura nel capoluogo; aumentano invece a dismisura gli incivili che abbandonano i rifiuti. Qualche giorno fa, per esempio, la pattuglia si è appostata nei pressi di uno dei pochi cassonetti ancora presenti: in poche ore sono state sanzionate 14 persone.
L'analisi
Un lavoro che non conosce sosta. Ma, a giudicare dalla situazione in alcune zone della città, non è ancora sufficiente. Perché, spiegano dal nucleo, è necessario attivare quelle fototrappole che consentono di individuare gli incivili anche se non ci sono agenti in zona. Ma servirebbe fare anche altre analisi: se una pizzeria, è uno degli esempi che viene fatto negli uffici, fa 100 coperti al giorno, è impossibile che non produca spazzatura. A conferire rifiuti irregolari sono anche i privati, soprattutto quando si tratta di materiali pericolosi, come olii esausti, eternit e lana di roccia.
Le zone
C'è il borsino delle sanzioni. E c'è anche quello dei punti in cui vengono abbandonati i rifiuti. Un borsino con alcune sorprese: scende via Timavo, resta stabile l'area intorno a viale Colombo e viale Diaz, salgono alle stelle le quotazioni di tutte le zone intorno all'Asse mediano.
La sorpresa
Il “tour della maleducazione” non può non iniziare da via Timavo, il punto in cui sono intervenuti anche mezzi pesanti per ripulire la zona da tonnellate di rifiuti. E arriva una sorpresa: ci sono ancora persone che gettano la spazzatura in strada ma aumenta il numero dei mastelli e, addirittura, una parte del marciapiedi è praticabile. Meglio non farsi illusioni: poco lontano, in via Abruzzi, intorno a un cassonetto si sono accumulati decine di sacchetti.
La periferia
A Mulinu Becciu, il quartiere che ha testato il porta a porta, la situazione è migliorata. Anche se restano ancora alcune zone critiche: sembra quasi impossibile riuscire a far sparire la discarica tra via Brotzu e via Piero della Francesca. Così come, dall'altra parte della città, a Sant'Elia, resiste l'ammasso di rifiuti in piazza Livingstone; ripulita la discarica di via Gavino Gabriel, a poca distanza, fa bella mostra di sé - si fa per dire - un vecchio frigorifero da bar, attorniato da altri rifiuti. Situazione più o meno analoga a quella che si trova anche in alcune strade di Pirri, a Santa Teresa.
Le new entry
Il maleducato dei rifiuti ha ormai migliorato la tecnica: cerca zone poco trafficate e agisce di notte. Abbandonata piazza dei Centomila, ha scoperto altre zone. Lì vicino c'è piazza Marco Polo: in una delle aiuole qualche gestore di bar (gli scatoloni di birra e i bidoni di gelato testimoniano l'origine) ha lasciato i suoi rifiuti. E, visto che sacchetto “chiama” sacchetto, altri incivili ne hanno approfittato per far crescere il cumulo.
L'Asse mediano
Con i cassonetti praticamente spariti, i “turisti dei rifiuti” sono alla ricerca di nuove soluzioni. Le zone intorno all'Asse mediano offrono “discrezione”: in via Lubich, la strada che porta ai campi da tennis dell'Enel, si accumulano rifiuti sotto il cavalcavia.
Marcello Cocco