Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Arrivano le gabbie per catturare i randagi

Fonte: L'Unione Sarda
12 aprile 2019

EMERGENZA. La mappa delle zone pericolose in città. Il piano d'azione di Assl, Municipale e Dog Hotel

 

Oggi scatta la caccia a Giorgino: cartelli per segnalare la presenza dei cani aggressivi 

 

Fuori controllo: i randagi di Giorgino sono pericolosi, pronti ad aggredire chiunque si trovi nel loro territorio.
Si muovono in branco, accerchiano il malcapitato e vanno all'attacco. Solo poche settimane fa un operatore culturale appassionato di fotografia è finito all'ospedale a causa delle ferite provocate da due grossi cani. È solo l'ultima di una serie di aggressioni (fortunatamente meno violente) avvenute in quest'area. Come il caso di un anziano che pochi giorni prima del ferimento del fotografo era stato inseguito dal branco e costretto a un tuffo in mare fuori stagione.
L'emergenza
Per far fronte all'emergenza, il servizio veterinario della Assl, la Vigilanza ambientale della Municipale e il Dog Hotel hanno messo a punto un piano di cattura. Questa mattina si terrà un vertice (al quale parteciperà anche la Polizia municipale di Capoterra) per definire gli ultimi dettagli e avviare le azioni. «Quasi certamente utilizzeremo gabbie-trappola che dovranno essere controllate per evitare danneggiamenti. Al Comune chiederemo di sistemare una segnaletica specifica per informare i frequentatori di Giorgino della presenza di cani aggressivi e dal potenziale pericolo», spiega Carla Cortis, del servizio Igiene urbana veterinaria della Assl. «È un territorio vastissimo e ricco di vie di fuga ma anche di cunicoli, anfratti e vegetazione fitta dove gli animali possono nascondersi».
Le richieste d'aiuto
In città i randagi battono anche altre zone e nella maggior parte dei casi le segnalazioni vengono raccolte dai centralini della Polizia municipale e del canile Dog Hotel. «Spesso sono allarmi infondati, altre volte si tratta di situazioni di rischio per le persone», spiega il capitano Giorgio Desogus, della Vigilanza ambientale della Municipale. «In due anni abbiamo fatto 250 interventi, ma il fenomeno dei cani veramente pericolosi si è diradato. Ricordo, per esempio, i casi nelle vicinanze del Brotzu». L'emergenza resta Giorgino. «L'anziano che passeggiava in spiaggia e che si è dovuto gettare in mare per evitare i cani ha avuto a che fare probabilmente con lo stesso branco», racconta Desogus.
Lo schema
La mappa del randagismo comprende diverse aree. «Esistono gruppi di randagi nelle campagne intorno al Brotzu, nei pressi della Motorizzazione civile, tra Pirri e l'Asse mediano, via San Paolo-via Simeto. Recentemente abbiamo recuperato intorno all'ex inceneritore nove cuccioli maremmani abbandonati», spiega Roberto Chinarello, proprietario del Dog Hotel. «A creare problemi, a parte il branco di Giorgino, sono anche diversi cani che hanno occupato l'area di Santa Gilla. Abbiamo avuto notizia di animali che hanno attaccato alcuni bovini ma i tentativi di individuarli sono per ora naufragati. Alcuni cani sono entrati all'interno dell'aeroporto, una femmina ha scelto un hangar inutilizzato per partorire. Abbiamo dovuto catturarla per evitare problemi».
Andrea Piras