Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rom, un concerto per i diritti

Fonte: L'Unione Sarda
9 aprile 2019

TEATRO LIRICO. Integrazione: oggi la seconda giornata

 

«Sono passati mille anni da quando il nostro popolo è andato via dal suo paese d'origine, l'India», dice Normunds Rudevics, presidente dell'International romani union, organizzazione attiva dal 1971 per i diritti del popolo rom. Rudevics si trova a Cagliari per le due giornate organizzate dalla Caritas e dalla fondazione Migrantes con il Teatro lirico e il conservatorio di musica per festeggiare la giornata mondiale dei rom. L'8 aprile è la giornata scelta per sfatare i falsi miti sulle popolazioni romanì che li vede dipinti come ladri, nomadi o violenti.
«Cagliari ha fatto tanto per l'integrazione», commenta l'arcivescovo Arrigo Miglio, ricordando la ricchezza della cultura rom, «da scoprire o quanto meno da approfondire». Cultura, politica, storia e musica romanì al centro della scena con due concerti dell'Orchestra europea per la pace (uno in scena ieri sera al Teatro lirico, l'altro oggi alle 10 all'auditorium del Conservatorio) e una sessione straordinaria del consiglio direttivo dell'Iru in programma questo pomeriggio alle 16.
«Siamo giudicati senza essere conosciuti», dice Rubino Sulejmanovic, «I nostri problemi sono gli stessi dei sardi: un lavoro e una sistemazione adeguata, problemi che si sommano alle continue discriminazioni».
«Appena sanno delle nostre origini nasce subito diffidenza», continua Majkon Sulejmanovic, convinto che per rafforzare il dialogo tra le due culture sia necessario venirsi incontro. «È importante che passi in avanti e cambiamenti siano fatti sia dal popolo italiano che da quello rom».
Da Elvis Presley ad Antonio Banderas, passando per Charlie Chaplin e Ava Gardner, sono «persone famose e rom», rammenta Jovan Damianovic, rappresentante del popolo rom all'Onu, prima di consegnare una targa di riconoscimento a don Marco Lai per il lavoro svolto nell'organizzazione di queste due importanti giornate.
«But baxt ta sastipè», è il saluto romanì di Santino Spinelli, direttore dell'Orchestra europea per la pace: «Che voi possiate essere sani e fortunati». È proprio con il teatro affollato che si conclude la giornata di ieri, un concerto diretto da Luciano Pannese, dove la musica classica incontra quella romanì. Un successo il cui bis è in previsto oggi alle 10 nell'Auditorium del conservatorio.
Michela Marrocu