Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il primo giorno del commissario: subito il bilancio

Fonte: L'Unione Sarda
8 aprile 2019

Bruno Carcangiu, 72 anni, guiderà il Comune fino alle Amministrative del 16 giugno

 

 

«Dovrò contattare il presidente della Regione Christian Solinas perché di sicuro avrò bisogno di aiuto, gli oneri di rappresentanza sono una miriade». Bruno Carcangiu, 72 anni, è il nuovo inquilino di Palazzo Bacaredda e lo sarà fino al 16 giugno quando i cagliaritani sceglieranno il sindaco. Incaricato venerdì dal governatore di mandare avanti il Municipio, da questa mattina sarà nel suo ufficio in via Roma. «Sono rimasto molto sorpreso. Non ho ben capito la mia nomina, da solo intendo, l'ultima volta che Cagliari è stata commissariata erano stati incaricati in tre».
Nato a Sadali, cresciuto a Isili, ha studiato a Cagliari e vive a Siurgus Donigala dove è stato sindaco per due consiliature. Segretario comunale in pensione dal 2012 attualmente è commissario anche del Municipio di Sant'Anna Arresi. «Dopo aver parlato con Solinas credo rinuncerò all'altro incarico: anche il Comune di Sant'Anna, per quanto piccolo, ha i suoi problemi da risolvere».
Per fortuna è arrivato.
«Non so se sia una fortuna, ma diciamo di sì».
A cosa darà priorità?
«Farò il punto con il segretario generale e mi dedicherò subito al bilancio».
Per l'approvazione i termini sono scaduti.
«Siamo un po' in ritardo, ma pare abbiano predisposto già lo schema. Ne prenderò visione per vedere se è meritevole di approvazione».
La Tari invece è stata approvata.
«Molto probabilmente avevano promesso una certa cosa e ci tenevano a chiuderla perché i meriti sono loro. È giusto così».
Oggi parte la settima fase del porta a porta e in città ci sono discariche ovunque.
«Intanto bisogna vedere un po' le cause e prendere contatti con il comandante dei vigili e della polizia. Non so se si risolverà tutto, ma un tentativo bisognerà farlo».
Avrà i poteri di sindaco, Giunta e Consiglio.
«Ci sono aspetti positivi perché questo velocizza i tempi, ma ci sono anche quelli negativi: la collegialità significa soppesare gli interessi da parte di tutti».
Lei è del Psd'Az?
«No, non ho nessuna tessera, ma diciamo che ho sempre gravitato nell'area del partito».
È stato Solinas a chiamarla?
«No, il mio curriculum era nell'elenco, venerdì c'è stato un contatto con alcune persone e mi hanno chiesto se fossi disponibile».
Conosce Massimo Zedda?
«Sì, l'ho visto alcune volte, ma presumo che lui non si ricordi».
Lo incontrerà?
«Mi auguro di sì perché vorrei mi dicesse se c'è qualche problematica particolare, qualcosa di urgente».
Che legame ha con la città?
«Ho studiato all'istituto tecnico Martini e mi sono laureato in Economia e commercio. Finora la mia vita è stata divisa tra Cagliari, dove ho una casa, e Siurgus».
Zedda le ha risparmiato il compito di nominare l'Alter nos.
«Ho saputo, mi hanno detto che per la prima volta è stata scelta una donna e che si tratta di una dipendente comunale, mi sembra una bella cosa e un riconoscimento per i tanti che contribuiscono al buon funzionamento della macchina burocratica».
Quanti giorni trascorrerà a Cagliari?
«Presumo tantissimo tempo e questo sarà determinato anche dalle persone che verranno chiamate per aiutarmi».
Saranno settanta giorni impegnativi.
«Saranno due mesi di fuoco».
Contento che non si voti a ottobre?
«Si, posso dirlo: sono contentissimo. Secondo me l'incarico del commissario deve essere il più breve possibile. Non dimentichiamoci che si tratta di un'anomalia».
Mariella Careddu