Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il Comune curi gli spazi verdi delle scuole»

Fonte: L'Unione Sarda
13 agosto 2009

Ordine del giorno bipartisan scritto dalla commissione Pubblica istruzione


D'ora in poi la manutenzione degli spazi verdi delle scuole dovrebbero essere presi in carico dal Comune. A prevederlo è un ordine del giorno bipartisan (primo firmatario Claudio Tumatis) presentato nei giorni scorsi all'attenzione del Consiglio e diretto a sindaco e Giunta. «A seguito dell'affermarsi dell'autonomia scolastica, i compiti di cura e amministrazione ordinari del verde all'interno dei giardini delle scuole erano stati demandati dalle istituzioni scolastiche - scrivono i consiglieri Tumatis, Schirru, Cozzolino, Scano, Mereu, Loche, Fiori, Perra e Ninni Depau - nel frattempo l'amministrazione comunale, consapevole dell'importanza della cura del verde scolastico e delle difficoltà delle scuole di far fronte alla manutenzione, ha portato avanti una sorta di opera di “supplenza”, spendendo circa 60 mila euro».
LE RICHIESTE Ora, considerando che gli spazi verdi delle scuole possono essere ritenuti a tutti gli effetti facenti parte dell'arredo pubblico, i consiglieri della commissione Pubblica istruzione chiedono un ulteriore salto di qualità: «Vorremmo che il sindaco prenda adeguati provvedimenti non solo per garantire che gli spazi verdi delle scuole vengano regolarmente assicurati dal Comune - scrivono - ma che si faccia garante, in occasione del prossimo assestamento di bilancio, per l'assegnazione di fondi adeguati per rendere possibile il servizio». Cifre non esagerate, che i tecnici competenti hanno quantificato in circa 200 mila euro. «Potrebbe anche essere l'occasione per attuare, in forma sperimentale, iniziative con finalità didattico-educative di coinvolgimento degli stessi insegnanti e degli alunni nella cura e nella manutenzione del verde scolastico - concludono i componenti della commissione - sostenendo queste ulteriori iniziative con adeguati interventi da parte di personale qualificato e specializzato».

13/08/2009