Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Città ingabbiata: transenne in tutti i quartieri In quelle di piazza San Cosimo è comparsa persino l

Fonte: L'Unione Sarda
2 aprile 2019

IL REPORTAGE

. In giro tra centro e periferia nelle zone interdette ad automobilisti o pedoni

Città ingabbiata: transenne in tutti i quartieri In quelle di piazza San Cosimo
è comparsa persino la ruggine 

Quelle transenne all'inizio di via dei Genovesi rischiano di diventare un bene storico: sistemate lì da anni, a ridosso del costone, sono talmente vecchie che, addirittura, è comparsa la ruggine. Non le uniche che ingabbiano il quartiere di Castello: quelle del palazzo in ristrutturazione in via Larmarmora sono lì da tempo (anche se, in questi giorni, si vedono operai al lavoro). E poi ci sono quelle che imprigionano i monumenti, il bastione di Santa Caterina e la zona della torretta e la scalinata del bastione di Saint Remy, in particolare.
La città
Occhio non vede, cuore non duole, si potrebbe dire. In fondo, il quartiere di Castello è lontano dai palazzi in cui si decidono i destini della città (anche se restano, pur sempre, in quel quartiere la prefettura e la sala consiliare della Città metropolitana, oltre a un ufficio della sovrintendenza). Ma non è così: le transenne fanno - per così dire - bella mostra di sé anche nel più importante palazzo cittadino. Una recinzione è sistemata all'ingresso del porticato tra via Angioy e via Roma. E, proprio di fronte al Municipio, piazza Matteotti è completamente ingabbiata per gli interventi preparatori ai lavori di riqualificazione.
Sbarre storiche
Se non altro, nella zona di via Roma le transenne sono sistemate da, relativamente, poco. Ci sono, invece, due punti, in particolare, dove sono diventate parte integrante dell'ambiente, piazza San Cosimo e via Raffa Garzia. In quest'ultimo caso, erano state sistemate dopo i cedimenti del costone di Monte Urpinu; recentemente erano iniziati i lavori ma, da un po' di tempo, non si vede più alcun operaio. Discorso completamente diverso su piazza San Cosimo: i ritardi nei lavori in piazza Giovanni XXIII e in piazza Garibaldi hanno fatto slittare gli interventi programmati davanti alla basilica di San Saturnino. Nel frattempo, l'acquisto di palazzo Doglio da parte della società russa (che si è impegnata a realizzare l'illuminazione della piazza) e l'ordine del giorno passato in Consiglio comunale (la piazza si allargherà sino ai palazzi tra via San Lucifero e via Logudoro) ha cambiato le carte in tavola.
I blocchi
Quartiere che vai, transenna che trovi: forse l'unica zona senza gabbie è Mulinu Becciu. Al centro, sparite le recinzioni che ostruivano il marciapiede nel Largo davanti alla Camera di commercio, ne sono comparse altre a pochi metri di distanza: le prime chiudono un parcheggio, le altre consentono i lavori di ristrutturazione di un palazzo. E compaiono anche transenne senza senso, come quella piazzata nella scalinata Santa Teresa, a fianco ai gradini che portano al muro.
Le ragioni
Ovviamente agli occhi dei cittadini sono ostacoli e basta. Ma, in realtà, sono tantissimi i motivi per i quali compaiono recinzioni: ci sono quelle sistemate per impedire il passaggio in zone a rischio per la pavimentazione o per la caduta di calcinacci da palazzi in attesa di ristrutturazione. Altre sono state piazzate per consentire interventi di interesse pubblico. Nel bastione di Santa Caterina, per esempio, i lavori sono rimasti a lungo fermi per una serie di intoppi burocratici (che sembrano finalmente essere stati risolti).
E poi ci sono le transenne piazzate per isolare spazi privati: le ex pompe di benzina di piazza San Michele e di piazza Annunziata, per citare due casi. ( mar. co. )