Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«I concerti? Per ora all'Anfiteatro»

Fonte: L'Unione Sarda
13 agosto 2009

Manca un'alternativa e la “legnaia” è da rifare. L'opposizione: «Parli la Soprintendenza»
Il sindaco Floris possibilista dopo l'ultimo appello di Baglioni

Dopo le parole pronunciate dal palco da Claudio Baglioni la Giunta si interroga su cosa fare per valorizzare l'Anfiteatro romano.
Claudio Baglioni, solo l'ultimo in ordine di tempo, al termine del suo concerto di domenica è stato chiaro: «È un grande piacere cantare a Cagliari, soprattutto perché questo teatro è l'ideale per suonare la nostra musica e interagire con un pubblico sempre fantastico. Fate di tutto per non farvelo portare via, perché vorrei tornare qua, ad incontrarvi di nuovo tutti». Ad ascoltare l'immancabile ovazione dei cinquemila dell'Anfiteatro romano c'era anche il sindaco Emilio Floris, che appena una settimana fa, nel corso di un'intervista televisiva, aveva annunciato un progetto per la rimozione della “legnaia” sistemata per rendere il sito d'epoca romana adatto ad accogliere i grandi eventi. O, quantomeno, ad aumentare la capienza a quasi cinquemila posti a sedere.
EVENTI «Confermo che questa, a medio-lungo termine, è la nostra intenzione - dice il sindaco - ma non posso non tener conto del fatto che la città di Cagliari oggi non ha un'alternativa altrettanto affascinante per questo tipo di manifestazioni». È da anni che la polemica sull'utilizzo dell'Anfiteatro è vivissima: sul tavolo ci sono alcuni pronunciamenti della giunta Soru sull'opportunità della rimozione del legname dalle tribune e dai camminamenti. E la ferrea volontà di quella comunale di resistere alla richiesta.
I PROGETTI «Oggi dobbiamo renderci conto che esistono due esigenze: non possiamo privare la città, dall'oggi al domani, di uno spazio così importante senza avere sotto mano un'alternativa altrettanto valida - aggiunge il sindaco - dobbiamo lavorare per costruire un'arena per i grandi eventi e, in contemporanea, portare a termine il progetto di valorizzazione archeologica e ambientale di un'area che, oltre all'Anfiteatro, comprende anche la villa di Tigellio, l'orto botanico e quello dei Cappuccini. Un piano che necessita di fondi certi e scelte politiche che non possiamo fare da soli ma che devono coinvolgere anche l'esecutivo regionale».
Un progetto che è da sempre un cavallo di battaglia del presidente della commissione Cultura Maurizio Porcelli: «Condivido la volontà del sindaco ma devo anche rilevare che fin qui poco è stato fatto per metterlo in pratica - rileva - e allora meno male che esistono i grandi eventi a farci ricordare che l'Anfiteatro non può essere abbandonato a se stesso. Si pensi che questa primavera abbiamo speso 270 mila euro per rattoppare la “legnaia”, mentre per l'anno prossimo si pone un dilemma grande come una casa: rifare la struttura, sentendo la Soprintendenza, o rimuoverla del tutto? È una scelta obbligata, perché quella attuale non sarà più utilizzabile, in quanto quasi del tutto marcia».
OPPOSIZIONE A sentire Baglioni c'era anche il consigliere del Pd Lorenzo Cozzolino, che sulla questione non ha posizioni oltranziste: «Devo dire che l'atmosfera che in quel teatro si respira in occasione delle esibizioni è magica - dice - io non sono pregiudizialmente contrario al suo utilizzo in occasione dei concerti anche se prima vorrei sentire un parere della Soprintendenza. È la stessa cosa che ho detto in occasione dell'ultima riunione della commissione Sport e spettacolo».
Sul fronte dell'opposizione c'è da segnalare anche la posizione (critica) di Claudia Zuncheddu: «Non ho nulla contro la promozione dei momenti di aggregazione legati alla musica - chiarisce - ma l'Anfiteatro va rispettato come bene monumentale e identitario. Su questo i Rossomori faranno una battaglia molto dura».
ANTHONY MURONI

13/08/2009