Rassegna Stampa

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Cagliari, gli alleati Pd forzano i tempi: “Candidato sindaco solo con primarie”

Fonte: web sardiniapost.it
20 marzo 2019

Cagliari, gli alleati Pd forzano i tempi: “Candidato sindaco solo con primarie”

L’accelerata è arrivata nel giro di una notte: a Cagliari una parte del centrosinistra si è svegliata dando l’impressione di volere a tutti i costi le primarie per scegliere il candidato sindaco delle Comunali 2019. E quella che sino a ieri sembrava solo un’ipotesi, adesso pare una certezza. Per domani è convocato un vertice di coalizione che, dai toni in cui viene presentato sui social, deve ridursi alla ratifica di una decisione ormai presa. Ma non in un tavolo ufficiale.

Alle 9 di questa mattina su Facebook è stata anche formalizzata una candidatura: alle primarie correrà Francesca Ghirra, assessora uscente all’Urbanistica, il cui nome circolava da giorni. La Ghirra – 40 anni, funzionaria regionale in aspettativa – non solo ha sciolto le riserve sulla propria corsa (“Ho deciso di accettare la sfida”), ma ha anche fissato per giovedì, alle 18, la presentazione del proprio progetto agli elettori. A tempo record la Ghirra ha incassato pure un endorsement da parte di Thomas Castangia, coordinatore regionale di Possibile, il movimento dei civatiani che fa parte del cartello ‘Sardegna in Comune’.

 

In questo quadro, la lettura delle alleanze restituisce un dato: la Ghirra, ex Sel confluita nel Campo Progressista, potrebbe diventare la unica non Pd delle primarie. Non fosse altro che tutti gli altri nomi dei papabili sono espressione del Partito democratico. A cominciare da Piero Comandini, renziano, il dem più votato alle Regionali di febbraio. Alle primarie potrebbero partecipare anche due consiglieri comunali uscenti, Matteo Lecis Cocco Ortu e Rita Polo: l’uno di area Orlando, l’altra legata a Cagliari al gruppo di Marco Espa. Ma nel loro caso si tratta di ipotesi di candidature, ancora non confermate.

Domani nel vertice del centrosinistra si capiranno gli umori. La sensazione è che nella coalizione ci sia una fuga in avanti da parte delle forze non Pd. Vero che le primarie le ha inventate il Partito democratico, ma non come metodo a tutti i costi. Né il più opportuno in qualunque circostanza. E se si guardano i risultati delle Regionali di febbraio, col Pd che si è confermato la prima forza politica della Sardegna al 13 per cento, viene difficile pensare che i dem subiscano i diktat altrui. Di più: le sette liste alleate del Pd hanno preso tutte insieme solo tre punti in più.

Dalla partita per la scelta del candidato sindaco si sta tenendo volutamente lontano Massimo Zedda, il primo cittadino che sta facendo tornare Cagliari alle urne per onorare quel 33 per cento di consenso raccolto a febbraio, quando ha sfidato Christian Solinas e il centrodestra sul governo della Sardegna. Zedda è di Campo progressista come la Ghirra, ma dopo essersi assunto l’onore del voto anticipato, ha deciso di lasciare alla coalizione ogni altra decisione sui futuri assetti politici. (al. car.)