Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nel cuore di Cagliari Echi lontani Da 25 anni la rassegna propone un repertorio tra Medioevo e tardo

Fonte: L'Unione Sarda
20 marzo 2019

MUSICA.

Il primo appuntamento domani alle 21 a Palazzo Siotto col Quartetto Vanvitelli

Nel cuore di Cagliari Echi lontani Da 25 anni la rassegna propone un repertorio tra Medioevo e tardo '700

«Che cosa rende Echi lontani differente, rispetto a tanti altri festival di musica antica che si svolgono nel resto d'Europa? La volontà di affiancare ai nomi di maggior richiamo internazionale anche nuovi protagonisti di talento, purché sappiano unire alla pratica musicale anche un processo personale di ricerca». Con queste parole del direttore artistico, il violinista genovese Dario Luisi, si entra subito nell'atmosfera di una rassegna che da venticinque anni porta a Cagliari musica antica di grande qualità e ricercatezza (fra gli ospiti da citare: Paola Erdas dalla Sardegna, Nicola Barbagli, Alex Rolton, Gianluca Cagnani, Yun Kim e François Fernandez).
Echi lontani, che abbraccia un repertorio compreso fra Medioevo e tardo Settecento, si svolgerà a Cagliari da domani fino al 21 giugno, fra Palazzo Siotto, la chiesa di Santa Maria del Monte, la chiesa di Santa Chiara, la Chiesa del Santo Sepolcro e la basilica di Santa Croce. «Sarà un'edizione in cui si sente ancora forte l'influsso di Ferruccio Garau, ideatore del festival, scomparso lo scorso ottobre», sottolinea la moglie Giuliana Abis, attuale presidente dell'associazione.
Palazzo Siotto
Il primo appuntamento, domani alle 21, nella Sala dei ritratti di Palazzo Siotto - in occasione della Giornata internazionale della musica antica - vedrà l'esibizione del Quartetto Vanvitelli (Gian Andrea Guerra al violoncello, Nicola Brovelli al violoncello, Mauro Pinciaroli all'arciliuto e Luigi Accardo al clavicembalo) con “Corelli, Masciti et l'Europe, un napoletano a Parigi”. Domenica 24 alle 11, sempre nella sede della Fondazione Siotto, si terrà un inedito concerto-matinée (“Les Nations”) con il Duo Daccapo ai clavicembali e un programma costruito su partiture di Couperin e Bach. Mentre il 29 alle 21, nella Chiesa di Santa Maria del Monte, Janas Ensemble si cimenterà in “Un sogno-La follia”, con le musiche, tra gli altri, di Vivaldi, Marais e Couperin.
Aprile e maggio
Ad aprile si susseguiranno: “Gli affetti dell'Oboe”, dell'Istante, Period Instrument Collective (il 5), con musiche di Bach, Telemann e altri; “Viaggio in Europa”, sonate barocche per flauto dolce e tiorba del Duo La Selva (il 13), con musiche di Locke, DeVisée Dieuport; il concerto per clavicembalo di Fabio Bonizzoni, “Oltralpe” (il 26), che interpreta Couperin, Bach e Händel. Maggio sarà particolarmente ricco di appuntamenti: dal concerto d'organo “Ruzìr”, del duo Ciampi-Tricomi, il 1° del mese, a “Monteverdi: III Libro dei dei Madrigali”, il 4, eseguito dall'ensemble vocale Ricercare; dall'esibizione dell'organista Gianluca Cagnani, con un organo del 1877, “Amsterdam, Roma, Vienna”, l'11 maggio, alle canzoni di corte del XIII, XIV e XV secolo, “D'amoreux cuer vuel chanter”, con l'ensemble Le jardins de courtoise (il 18), fino a giungere al concerto per liuto e voce, realizzato da Sven Schwannberger (il 25), intitolato “Giovanni Nauwach, un tedesco in Italia”.
Chiusura con Bach
L'inizio di giugno sarà all'insegna delle musiche di Bach, il 1° con il Duo Fernandez (“Partita, Sonata et suites”), e l'8 con l'ensemble L'Irirde (“Trio…rivisited”). Il 15 giugno l'ensemble Terra d'Otranto rivisiterà le opere di Gerolamo Melcarne con “Hieronymus Montisardui”. Il gran finale, il 21 giugno, vedrà in scena “l'Opera nova de balli”: danze del Rinascimento italiano a cura dei Contrarco Consort, in occasione della Festa europea della musica 2019.
Echi lontani è reso possibile dal partenariato con il Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” e grazie alla collaborazione della Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e dell'associazione culturale “Le Officine”.
Luca Mirarchi