Rassegna Stampa

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Comunali Cagliari, toto-nomi al via: partiti decisi a puntare sulle donne

Fonte: web sardiniapost.it
19 marzo 2019

 


L’ipotesi è suggestiva: la prima sindaca nella storia di Cagliari. I partiti ci stanno provando, questa volta più di altre, quando mancano settanta giorni all’apertura delle urne nel capoluogo dell’Isola che torna al voto con due anni di anticipo dopo le dimissioni di Massimo Zedda, eletto in Consiglio regionale.

Non che Cagliari non abbia mai avuto donne in corsa alle Amministrative. Ma ad eccezione di Rita Carboni Boy nel ’98, la loro indicazione è avvenuta al di fuori dalle due coalizioni tradizionali, il centrodestra e il centrosinistra, che hanno sempre vinto le elezioni. Nel 2011 le candidature al femminile furono addirittura cinque: Michela Melotti (Partito comunista dei lavoratori), Emanuela Corda (M5s), Ornella Demuru (Progres), Patrizia Serra (Onestà e progresso) e Claudia Zuncheddu (Sardigna Natzione). Nessuna arrivò neppure al ballottaggio. Lo stesso è successo nel 2016, quando i Cinque Stelle hanno puntato su Maria Antonietta Martinez.

A questo giro sembra diverso: sono proprio le due coalizioni tradizionali che hanno deciso di non escludere le donne dalla rosa dei papabili. Nel centrodestra spunta il nome di Noemi Migliavacca, segretaria cittadina dei Riformatori, 55 anni, ingegnera e referendaria convinta; nel centrosinistra circola con insistenza l’ipotesi di Francesca Ghirra, 40 anni, assessora uscente all’Urbanistica.

La Migliavacca, come profilo personale, sembra ricalcare quello di Massimo Fantola, il fondatore dei Riformatori e candidato a sindaco nel 2011: la ingegnera appartiene a una nota famiglia di Cagliari, costruttori nella fattispecie, una di quelle tante famiglie portatrici di un potere elettorale tipico delle città di provincia e che Zedda, a sorpresa, spezzò nel 2011 quando venne eletto sindaco per la prima volta. Borghese lo è anche la Ghirra, funzionaria regionale in aspettativa, ma politicamente è collocata molto più a sinistra, prima con Sel e adesso col Campo progressista.

Proprio dal partito della Ghirra è arrivata oggi una nota che richiama il centrosinistra alla necessità di ragionare su una candidatura al femminile. “Siamo – si legge – parte convinta e attiva nella costruzione della coalizione democratica, progressista ed ecologista. Il rafforzamento dello schieramento alternativo ai populisti e ai sovranisti italiani ed europei è una priorità assoluta e con questo spirito siamo impegnati, già dalle prossime competizioni elettorali amministrative ed europee, in un percorso comune. Con il Pd, con le forze che si rifanno al civismo democratico e con quelle della sinistra. Per Cagliari crediamo che sia venuto il tempo di supportare, in modo condiviso e aperto, la candidatura di una donna alle elezioni primarie. Crediamo sia arrivata l’ora di dare alla città la sua prima sindaca”.

Sulla Migliavacca non ci sono ancora endorsement, più o meno ufficiali. Ma certamente età e competenze giocano dalla sua parte. Di certo entrambe le due possibili candidate alla carica di sindaco dovranno passare dalle urne delle primarie, se è vero che pure il centrodestra ha intenzione di far scegliere alla base il leader delle Comunali. Al voto si andrà il 26 maggio, quando i seggi torneranno ad aprirsi anche per eleggere i nuovi parlamentari europei. (al. car.)