Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Quelli che anticipano l'estate Sabato di caldo e vento: passeggiata del lungomare affollata

Fonte: L'Unione Sarda
4 marzo 2019

POETTO.

Gli irriducibili fanno il bagno nonostante il forte maestrale

Quelli che anticipano l'estate Sabato di caldo e vento: passeggiata del lungomare affollata 

 In prima linea, quasi nessuno: le truppe, a causa di un maestrale piuttosto teso che accompagnava un sole splendido, erano numerose ma nelle retrovie, ieri mattina al Poetto, in quella che si potrebbe considerare una prova generale della stagione estiva. Chioschi aperti (lo status di “spiaggia urbana” lo consente), qualche ombrellone al Lido e al D'Aquila dove l'ingresso è ancora gratuito, migliaia di persone a passeggio nel lungomare o faccia al sole nei baretti. Rarissimi i costumi da bagno e, anzi, sovrabbondanza di giacche invernali: tante, quante le persone sudate a passeggio.
Il vecchio e il mare
Non è certo di quel battaglione Carlo Lastretti, 77 anni, ex dipendente di una concessionaria d'auto: «Ovviamente sì, ho fatto il bagno in mare», sorride mentre si asciuga al sole, disteso sulla sabbia a ridosso delle prime cabine del Lido, «proprio come faccio in ogni giornata soleggiata di qualsiasi stagione dell'anno. È sempre stato così, perché dovrei smettere?». Forse, perché quasi tutti gli altri non hanno nemmeno iniziato e indossano i giubbotti pesanti: «Perché siamo reduci dall'influenza», sorridono Francesca Beato e Alexa Busser, 25 e 24 anni, «altrimenti il signor Lastretti ci avrebbe incontrate in acqua». In effetti, sono tra le poche persone sedute sulla sabbia vicino alla riva, mentre gli altri fanno le vasche lungo la Passeggiata, più al riparo dal vento.
I chioschetti in spiaggia
Chi si frega le mani, in una giornata di inizio marzo che vanta una massima di 18 gradi - a dispetto del maestrale a 40 chilometri orari, rinforzato in serata -, sono i titolari dei chioschi, quasi tutti aperti per l'intero anno da quando il Poetto è classificato “spiaggia urbana”. Oltretutto, per oggi i meteorologi hanno previsto un'altra giornata spettacolare, perfino con un grado in più rispetto a ieri: «Saremo quasi in formazione estiva», conferma Luciano Spiga, titolare di Oasi cafè, «tutto il personale è chiamato in servizio. Le dinamiche del Poetto si sono ridefinite: l'intrattenimento notturno è per la gran parte nella zona di Quartu, dove le abitazioni sono più lontano dalla spiaggia, mentre qui si punta sulla ristorazione». Quella resa possibile dalle regole, s'intende, che sono piuttosto stringenti «ma non escludono la cura di ciò che nei chioschi si può offrire ai clienti», fa notare lo chef Jacopo Lenza, arruolato a “Le Palmette”, dove Giacomo Busonera (uno dei titolari) si compiace per un weekend invernale con numeri da primavera inoltrata: «In tutti i chioschi c'è il movimento che si vede di solito a maggio». Una stima confermata anche da un ambulante senegalese di 55 anni, che non vuole leggere il proprio nome sul giornale: «Poche volte», dice in perfetto italiano, «si è visto un inizio di marzo con giornate da mare come queste». È uno che se ne intende: da trent'anni vende la merce nel litorale tutti i giorni, inverno compreso: delle sue statistiche, l'Istat potrebbe fare un “copia e incolla”.
Stabilimenti in attesa
Malgrado la “stagione” di stabilimenti fissi e mobili sia liberalizzata, ancora nessuno ha iniziato l'attività ufficiale: qualche sdraio con ombrelloni nei bar, stesso discorso negli stabilimenti stanziali e osservazione meticolosa del numero di persone stese al sole nella spiaggia (e di ciò che fa la concorrenza) giorno dopo giorno. I lettini sono già sulla linea di partenza degli spazi in concessione, e le presenze di oggi al Poetto segneranno l'inizio del test.
Luigi Almiento