Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Promossi solo in due: l'urna non perdona assessori e consiglieri A palazzo Bacaredda il flop è bipar

Fonte: L'Unione Sarda
28 febbraio 2019

CAGLIARI.

Tra gli amministratori comunali del capoluogo in diciassette sono stati castigati dal voto Promossi solo in due:
l'urna non perdona
assessori e consiglieri A palazzo Bacaredda il flop è bipartisan
Cilloccu: «Ora costruiamo il futuro» 

Bocciati tre assessori su tre. Mentre tra i consiglieri la debacle non è stata totale ma quasi: dei 16 candidati nelle varie liste ce l'hanno fatta solo in due, uno per parte: Stefano Schirru del Psd'Az e Francesco Stara della civica pro Zedda Futuro Comune. Insomma, le elezioni regionali non hanno portato bene agli amministratori cagliaritani, tutti scesi in campo per dare il proprio contributo ma anche, al di là delle dichiarazioni di facciata, con l'ambizione personale di fare il salto da palazzo Bacaredda al Consiglio regionale. Una strage che non ha risparmiato né maggioranza né opposizione.
La maggioranza
Dalla parte di Massimo Zedda i bocciati sono in tutto dieci. Tra loro a fare più rumore sono certamente i tre assessori, che rappresentavano l'artiglieria pesante dietro il primo cittadino: Claudia Medda (Futuro Comune), Marzia Cilloccu (Campo progressista) e Yuri Marcialis (Sardegna in Comune). «Certo non sono felice - è il commento di Marcialis, che ha portato a casa 1.056 preferenze -, eravamo candidati in tanti e questo ha portato a un effetto parcellizzazione dei voti anche perché le liste civiche a sostegno di Zedda erano ovviamente tutte incentrate su Cagliari. Credo però di poter dire che il voto cittadino ha premiato il lavoro fatto dalla nostra giunta, d'altronde abbiamo preso il 3% cento in più mentre il dato regionale è di uno scarto negativo del 15%. I voti della coalizione non sono andati persi e ciò ci sprona al necessario rinnovamento». Vede il bicchiere mezzo pieno anche Marzia Cilloccu - forte di un risultato personale buono con 1.948 preferenze, la migliore tra gli assessori - che su Facebook, dopo aver reso omaggio a Zedda, «coraggioso come un leone in un tempo in cui è più facile farsi pecora», cita una frase di Che Guevara - l'unica battaglia che si perde davvero è quella che non si combatte - per poi dire che «noi abbiamo ancora voglia di combattere» dando appuntamento «per la nuova stagione di democrazia che costruiremo insieme a Cagliari». Anche Claudia Medda, solo quinta nella sua lista con 439 voti, affida ai social il suo pensiero: «Sono molto orgogliosa di aver combattuto e onorata di averlo fatto al fianco di Massimo Zedda».
Consiglieri delusi
Restando in maggioranza, tra i consiglieri si leccano le ferite in sette: Alessio Alias, Filippo Petrucci e Anna Puddu (Campo Progressista), Andrea Dettori (Leu), Monia Matta (Futuro Comune), Roberto Tramaloni (Partito dei Sardi) e Rita Polo (Pd). Dolorosa in particolare l'esclusione di quest'ultima, arrivata a un soffio dall'elezione con 3.298 voti e vincitrice del titolo simbolico di donna più votata in città. «Sono onorata e grata di aver ricevuto tante preferenze - dice -. Mi sono candidata a sostegno di Zedda in una battaglia di impegno per portare più forza alla coalizione e direi che abbiamo centrato l'obiettivo anche se non è bastato. Il futuro? Ora torniamo alla buona amministrazione della città perché possiamo ancora fare tanto per migliorare».
L'opposizione
Ma se Atene piange, Sparta non ride. Anche 7 consiglieri schierati con Christian Solinas sono rimasti fuori dal Consiglio regionale: Lino Bistrussu (Fortza Paris), Giorgio Angius e Raffaele Onnis (Riformatori), Pierluigi Mannino, Alessio Mereu e Antonello Floris (Fdi) e Alessandro Sorgia (Psd'Az). Quest'ultimo, che con oltre 2.000 preferenze è stato il più votato tra i bocciati della coalizione vincente, non nasconde la delusione: «Vuole mettere il dito nella piaga? - scherza prima di tornare serio -. Qualche voto in più non mi sarebbe dispiaciuto ma sono felice di aver contribuito alla crescita di un centrodestra che unito può cambiare le cose. Ora tornerò a fare il consigliere comunale, ho preso l'impegno e lo porterò avanti, come sempre senza fare sconti».
Massimo Ledda