Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Parco urbano, via alle bonifiche

Fonte: L'Unione Sarda
29 gennaio 2019

VIA SAN PAOLO. Il progetto rientra nel Programma per la riqualificazione delle periferie

 

Stanziati i soldi per ripulire l'area attualmente in stato di abbandono

 

A due passi dal porto e da via Roma, stretta tra la laguna di Santa Gilla da una parte e il quartiere popolare di Sant'Avendrace dall'altra, l'area di via San Paolo è una delle più degradate della città, disseminata di discariche illegali, edifici abbandonati e terreni fortemente inquinati.
Il progetto
Nel giro di qualche anno però - anche se i tempi di realizzazione sono incerti - l'intera zona dovrebbe finalmente cambiare volto, diventando un parco urbano attrezzato con aree verdi, piste ciclabili e nuovi impianti sportivi. Si tratta di un progetto inserito nel “Programma straordinario d'intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie” varato nel 2016 e per il quale il Comune ha ottenuto 18 milioni di euro complessivi di finanziamento. Il piano è stato diviso in tre maxi lotti, uno dei quali è appunto relativo alla valorizzazione dell'area di San Paolo. Gli altri due invece riguardano la riqualificazione dell'asse viale Sant'Avendrace - via Po, con la realizzazione di una pista ciclabile e la sistemazione dei marciapiedi, del verde e dell'illuminazione pubblica, nonché la demolizione dell'ex mattatoio comunale al posto del quale saranno creati alloggi di edilizia residenziale pubblica e servizi generali.
Demolizioni e bonifiche
Prima di procedere alla progettazione del parco urbano però, l'area attorno a via San Paolo necessita di importanti opere di bonifica e di demolizione, lavori per i quali il Comune ha appena stanziato 2 milioni di euro con una delibera approvata lo scorso 22 gennaio. La zona interessata all'intervento ha una superficie di oltre 18 ettari compresa tra il nuovo raccordo alla statale 195, via Campo Scipione, via Mincio e via San Paolo. Al suo interno ci sono, ad esempio, il terreno abbandonato in cui spesso sosta il circo, la cabina Enel di via San Paolo e i vecchi edifici industriali adiacenti, le case ridotte a ruderi tra via Mincio e via Campo Scipione in parte occupate abusivamente, ma anche i lotti in cui si trovano due campi da calcio utilizzati dal La Palma Monteurpinu e l'ex cantiere edile dell'impresa Soldati, diventato un deposito di rifiuti di vario tipo. Un'attenzione speciale sarà dedicata al terreno di 10mila metri quadrati attualmente occupato da un campo rom nel quale, due anni fa, subito dopo un incendio, i vigili del fuoco avevano riscontrato «la presenza di diverso materiale altamente inquinante» che rappresenta «un grave pericolo per la salubrità e la pubblica incolumità».
Resti archeologici
Altissimo anche il rischio di trovare importanti resti archeologici, il che potrebbe rimescolare le carte rallentando i tempi di realizzazione del parco. Nell'area si pensa infatti che sorgessero degli insediamenti nuragici, mentre è certo che in epoca successiva fosse connessa al villaggio punico di Karalì, distante poche centinaia di metri, e alle sue intense attività portuali. Per questa ragione, nel corso delle bonifiche e delle demolizioni, saranno effettuati specifici carotaggi e scavi in grado di preservare eventuali reperti.
Massimo Ledda