Rassegna Stampa

Il Sole 24ore

Enti locali. I nuovi contratti

Fonte: Il Sole 24ore
3 agosto 2009

ROMA
Un incremento medio di 63 euro sul minimo tabellare, in aggiunta ai 29 euro erogati per la contrattazione decentrata per i dipendenti delle autonomie locali. Mentre per la presidenza del consiglio dei ministri l'aumento è di 112 euro medi, con ulteriori 100 euro per compensare il passaggio da 36 a 38 ore settimanali, 13 euro sul salario accessorio e 2.100 euro di arretrati.
Sono questi gli effetti sulle buste paga di due importanti intese contrattuali siglate ieri all'Aran con i sindacati di categoria. Sempre ieri il consiglio dei ministri ha autorizzato, su proposta dei ministri per la Pubblica amministrazione e dell'Economia,1.370 assunzioni a tempo indeterminato (di cui 190 progressioni verticali e 250 unità di incremento della percentuale per il part-time) presso gli enti e le amministrazioni pubbliche che provvederanno ad attuare i risparmi di spesa. Ma ad eccezione delle 189 assunzioni nel comparto della sicurezza che diventano da subito operative, per il resto si tratta di un'autorizzazione la cui effettività è vincolata alla verifica dei risparmi, visto che i 415 milioni accantonati con il "taglia enti" non sono stati giudicati sufficienti. Entro il 30 novembre le amministrazioni devono presentare una relazione analitica per dimostrare di aver conseguito i risparmi previsti. Dello stock di 1.370 autorizzazioni, la quota più consistente riguarda i ministeri ( 698) – in particolare la Giustizia (223) –, seguono gli enti pubblici non economici (248), il comparto della sicurezza (189), agenzie varie (129) enti parco (83) e autorità di bacino (23). Tornando ai due contratti siglati, per le autonomie locali, ai 63,20 euro di aumento del tabellare (sulla posizione economica C1) erogaticondecorrenza1 �gennaio 2009, si aggiunge una quota fino a un massimo dell'1,5% del monte salari 2007 (29,16 euro pro capite medi mensili) per il 2009 che gli enti rendono disponibili per la contrattazione decentrata, a condizione vengano rispettate le norme sul patto di stabilità e i criteri di efficienza. L'intesa contiene anche l'impegno ad aprire il confronto entro 45 giorni a livello regionale sul precariato e al recupero delle riduzioni di salario per le assenze collegate ai permessi retribuiti per donatori di midollo osseo, per attività di volontariato, per lo screening o la prevenzione oncologica, o i congedi parentali. Quanto all'intesa per la Presidenza del consiglio ( non siglata dalla Uilpa), prevede tra l'altro il passaggio dell'orario di lavoro da 36 a 38 ore settimanali, con 100 euro medi in più sul-lo stipendio fisso, oltre alla stabilizzazione di una quota ulteriore del salario accessorio (mediamente 250 euro), che entra a far parte dell'indennità di amministrazione.
Per Carlo Podda (Fp-Cgil) l'esito della trattativa conferma come «l'unità sindacale e l'atteggiamento costruttivo delle parti datoriali, producano buoni contratti». Per Giovanni Faverin (Fp-Cisl) «dopo un anno intenso di lavoro sindacale finalmente arrivano i risultati e si gettano le basi di una riqualificazione dei servizi pubblici». Giovanni Torluccio (Uil-Fpl) sottolinea la novità della «firma congiunta dell'accordo, la prima che si è verificata in questa tornata contrattuale del settore pubblico».