Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Picone e gli altri, superba danza di mezza estate

Fonte: La Nuova Sardegna
3 agosto 2009

LUNEDÌ, 03 AGOSTO 2009

Pagina 20 - Cultura e Spettacoli


Sabato al Comunale un Gran Gala con prestigiosi ballerini

di Gabriele Balloi
CAGLIARI. Danza di una notte di mezza estate, in un’unica prestigiosa serata. Sabato, al Comunale, di scena il progetto tersicoreo di Giuseppe Picone, per l’organizzazione del Lirico. «Picone & I grandi della danza» è il Gran Gala che ha riunito, intorno al celebre danseur, uno stuolo di altre insigni figure del balletto mondiale. Uno spettacolo d’eccezione che ha avuto fra l’altro il pregio, non trascurabile, di realizzare in una sola notte un originale compendio della letteratura ballettistica: partendo dal repertorio classico/romantico dell’Ottocento, passando per le innovazioni coreografiche di scuola novecentesca, fino a toccare le creazioni più recenti. È a Picone che spetta l’apertura con un pezzo di stile e di bravura, «Le spectre de la rose», coreografato nel 1911 da Michel Fokine sull’«Invito alla danza» di Carl Maria von Weber. Un saggio di grazia, per lui come per Bojana Nenadovic Otrin al suo fianco, stella dello Slovenian National Theatre di Maribor, esibitasi più tardi anche in un altro brano solistico, da «Architecture of Silence» del 2006 e con la musica del «Requiem for My Friend» di Zbigniew Preisner. Un approccio moderno e sperimentale, con gestualità puntute e nervose che a tratti si scioglievano però in quasi liquide movenze (coreografia di Edward Clug). Analoga per forme plastiche accademico-moderne e per carattere «La lacrimosa», un lavoro di Chiara Tanesini sulle note del «Requiem» mozartiano ma riscritto in chiave rock, scelto da Picone come numero solistico per mostrare tutta la forza espressivo-emotiva della sua maestria. Altra étoile straordinaria che forse ha brillato fra tutte, la giapponese Shoko Nakamura, dalla tecnica sicura e superba, insieme a Wieslaw Dudek ha interpretato la «Raymonda» e il «Pas de deux» dal IIIº atto de «Il lago dei cigni». E poi, nel carnet di stelle vi erano pure Olga Esina in coppia con Vladimr Shishov sulle musiche di Ciajkovskij; Alessandro Macario e Maria Gutierrez nell’incantevole «La sylphide». Il tutto suggellato da «Who Cares?» con lo swing trascinante di Gershwin, che ha coinvolto, con Picone, Sterlin Hyltin, Magali Guerry e Gutierrez in un brioso finale.