Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nuovo stadio, cartellino giallo al progetto

Fonte: L'Unione Sarda
14 dicembre 2018

SANT'ELIA. Il presidente rossoblù Giulini: «Presenteremo i documenti richiesti entro Natale»

 

 

L'ampliamento sotto la lente di Soprintendenza, Comune e vigili del fuoco VEDI LA FOTO Tre enti hanno sollevato delle obiezioni e chiesto nuovi documenti al Cagliari Calcio in merito al progetto di ampliamento del nuovo stadio Sant'Elia che ieri è stato esaminato dalla conferenza di servizi riunita in Comune. Soprintendenza per la tutela del paesaggio, vigili del fuoco (competenti in materia di sicurezza) e Comune hanno chiesto al responsabile delle infrastrutture della società, Stefano Signorelli, e al direttore generale Mario Passetti più di un chiarimento. Tra gli aspetti cruciali c'è un'attenta valutazione di impatto ambientale.
Il presidente
«Non ci è stata richiesta alcuna modifica al progetto che è già stato approvato da Giunta e Consiglio. Per quanto concerne l'ampliamento, dovremo integrare le carte con delle tavole tecniche che mostrino meglio la visuale sulla città dopo la realizzazione dell'opera», spiega il presidente del Cagliari Tommaso Giulini. E ancora: «Agli uffici del Comune, invece, inoltreremo dei documenti che sono necessari per il passaggio in Aula ma che nulla hanno a che vedere con la conferenza di servizi che verrà convocata non appena tutte le carte saranno depositate».
I tempi
«Contiamo di produrre tutto entro Natale e di poter presentare il progetto in Consiglio comunale nelle prime settimane di gennaio», dice ancora Giulini.
La modifica al progetto si è resa necessaria per costruire uno stadio più grande rispetto a quello previsto. Con la variante il nuovo Sant'Elia potrà accogliere 25mila e 200 spettatori (e fino a trentamila in una fase successiva) e ospitare così gare di livello internazionale.
I vincoli
L'area, che si trova nella fascia dei trecento metri dal mare, è sottoposta a diversi vincoli di carattere ambientale e l'opera dovrà rispettare numerose prescrizioni che servono a garantire le condizioni di sicurezza.
In Consiglio
Solo quando il documento sarà approvato potrà proseguire l'iter con la presentazione nell'Aula del Consiglio comunale che dovrà esprimersi in merito. «A quel punto passeremo alla progettazione definitiva che richiederà circa sei mesi e poi altri sei serviranno al Comune per la dichiarazione di pubblica utilità - continua il presidente -. Passerà così un altro anno. Ma almeno in occasione del centenario potremo posare la prima pietra».
M. C.