Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Consorzio Sant'Elia, concessione lunga

Fonte: L'Unione Sarda
3 agosto 2009

Presentate due interrogazioni: il sindaco dice sì all'affidamento del campo per 20 anni


La guerra tra Comune e Consorzio calcio Sant'Elia 2005, che ha in gestione l'impianto sportivo di via Schiavazzi, arriva nell'aula del Consiglio con due interrogazioni urgenti. Da una parte l'azzurro Franco Masia, dall'altra l'esponente del Pd Claudio Cugusi.
Al centro la società guidata da Franco Cardia, che qualche giorno fa ha ottenuto un rifiuto dall'ufficio legale del Comune alle richieste avanzate in Municipio: una fidejussione a garanzia di un mutuo ventennale di 500 mila euro. Ma ha incassato invece un sì dal sindaco Emilio Floris, proprio dopo la presentazione delle interrogazioni, per l'altro nodo all'esame dell'amministrazione: il prolungamento della concessione del campo da 9 a 20 anni. Masia nel suo intervento ha ricordato: «L'impianto è stato realizzato con poche risorse finanziarie, all'inizio aveva un fondo in terra battuta, sabbioso e irregolare». Un campetto di periferia o poco più: «Il consorzio invece ha provveduto a migliorare il campo, con un tappeto sintetico di terza generazione, e lo ha adeguato al campionato di Eccellenza. Tutto questo è servito per migliorare la struttura a servizio del quartiere. Il regolamento comunale consente ai concessionari che apportano migliorie all'impianto di poter chiedere una proroga della concessione fino a vent'anni».
IL QUARTIERE L'attenzione di Cugusi invece è sul ruolo che spetterà a Sant'Elia, e soprattutto ai suoi abitanti, nel caso in cui il progetto (una foresteria per gli atleti con 15 bungalow da due posti ciascuno e una piccola sala convegni a ridosso del campo) prenda corpo una volta per tutte. «Il contratto prevede che per l'attività di gestione ordinaria dell'impianto il Consorzio impieghi personale attinto dal quartiere, esattamente come l'attività sportiva dei più piccoli deve essere orientata ai bambini e agli adolescenti del rione», si legge nell'interrogazione.
Ecco perché il consigliere si chiede «se il Comune abbia proceduto alla verifica dei tesserati del Consorzio, per sapere quanti atleti risiedano nel quartiere, soprattutto tra i più piccoli», e addirittura «se abbia mai proceduto alla verifica dell'effettiva esistenza del Consorzio e delle società che partecipano ad esso». ( m. r. )

02/08/2009