Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Una festa popolare

Fonte: L'Unione Sarda
3 agosto 2009

Una festa popolare: annunciata dagli intermezzi del Guglielmo di Radcliff e dell' Amico Fritz e completata dalla messa in scena, sul sagrato della Basilica di Bonaria, di Cavalleria Rusticana . Il capolavoro di Pietro Mascagni, presentato due mesi fa al Lirico nell'allestimento del Massimo di Palermo, è tornato a Cagliari in altre vesti e in altri spazi: non più un teatro, ma un luogo improprio, diventato protagonista attivo. È il ruolo tradizionale che gli dà il libretto (l'azione si volge il giorno di Pasqua), ma anche quello che gli ha assegnato questa singolare messinscena diretta da Paolo Miccichè e prodotta dal Lirico con Visualclassics. Così, ieri sera, i 900 spettatori seduti, i 300 in piedi, hanno potuto apprezzare in questo primo appuntamento con la rassegna di decentramento “Un'Isola in musica” gli affascinanti inganni di “visualizzazione architetturale” compiuti dal regista: con la bianca facciata della Basilica trasformata di volta in volta - a seconda del dramma che si svolgeva sul sagrato - in un paesino di rocce e silenzi, nella trina preziosa di un tendaggio intimo, nei festoni luccicanti di una festa di paese, nelle canne di un organo, nel volto del Cristo in croce. Una scenografia naturale - e insieme estraniata - per una storia di amore e sangue, vendetta e pentimento. Protagonisti Sofia Mitropoulos (Santuzza), Graziella Ortu (Lola), Carlo Barricelli (Turiddu), Gionata Gilio (compare Alfio), Maria Grazia Chirco (Lucia). L'orchestra del Lirico era diretta dal maestro Sandro Sanna, il coro preparato da Fulvio Fogliazza. Tutti attori-spettatori di questa sorta di sacra rappresentazione. Costumi (senza tempo) di Mino Fadda, storico sarto del Teatro, già collaboratore di Cento passi e La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana. Hanno abiti - neri le donne, bianchi gli uomini - i soci della Confraternita del Santissimo Crocifisso, che rappresentano se stessi nella scena clou dell'Incontro tra Gesù e la Madonna (elegantissima in oro). Un momento di popolarità per il bel cavallo bretone Lampino e il suo padrone Ignazio, quartese. Una festa popolare, a tratti kitsch. Ma la musica di Mascagni, il prezzo (5 euro) e le suggestive atmosfere hanno vinto la sfida che ha visto protagonista il Lirico, il Comune, e naturalmente i Padri Mercedari, ospiti di questa applaudita rappresentazione di vero e falso, sacro e profano.
MARIA PAOLA MASALA

03/08/2009