Rassegna Stampa

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Cagliari, M5S: “Al San Giovanni consultorio, day hospital e ambulatori per i medici”

Fonte: web Castedduonline.it
3 dicembre 2018

 

 


Di Ennio Neri  1 dicembre 2018
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Consultorio, stanze per day hospital e ambulatori per i medici. E un grande parco unico tra il giardino dell’antico ospedale e il confinante Orto botanico. Sono le proposte per il San Giovanni di Dio avanzate da Calledda, consigliere comunale cagliaritano M5S che ha presentato un ordine del giorno

Il San Giovanni oggi è pronto per accogliere la Clinica Psichiatrica di Via Liguria, si legge nel documento e con la volontà politica dell’ATS potrebbe ospitare i Poliambulatori oggi ubicati in Viale Trieste, concentrando così le visite ambulatoriali all’interno di un’unica struttura più funzionale.

“Potrebbe trovar spazio l’attività di libera-professione per le prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro dai medici, in sintonia con la l’ospedale di appartenenza, utilizzando le strutture ambulatoriali e diagnostiche del San Giovanni secondo la normativa vigente prevista dal Sistema Sanitario.

Con l’avvio di un Consultorio presso il San Giovanni per il servizio di ascolto e aiuto per donne, giovani e famiglie, a tutela della salute della donna in tutte le fasi della sua vita, della salute dell’adolescente, delle relazioni di coppia e familiari, si coprirebbero in particolare tutti i quartieri storici della Città. Consultorio anche come prima accoglienza, a integrazione dei Servizi Sociali già presenti sul Territorio, con personale opportunamente formato, finalizzata all’ascolto, all’orientamento ai servizi ed alla presa in carico della donna/coppia, con consulenza al singolo, alla coppia ed alla famiglia su disagi psico-relazionali, con sostegno alla genitorialità, al disagio familiare ed alla coppia in difficoltà, con particolare attenzione ai nuovi assetti familiari.

L’Università di Cagliari”, in continuità con la propria presenza storica al San Giovanni, dovrà disporre di spazi necessari per l’espletamento delle attività complementari od integrative di quelle svolte nell’ambito delle strutture della Facoltà di Medicina e delle Scuole di Specializzazione. Ai fini del completamento della formazione specialistica dei medici e delle professioni sanitarie, potrà beneficiare dell’inserimento della struttura nella comunità cittadina proseguendo, nella fase assistenziale, di un’adeguata risposta all’esigenza tecnico didattica per soddisfazione gli obiettivi formativi della Facoltà di Medicina e Chirurgia, sia con progetti indirizzati alle varie tipologie di soggetti (anziani, in età dello sviluppo, con disabilità) così pure nel progettare l’attività motoria e sportiva per promuovere l’adozione di stili di vita corretti attraverso l’esercizio fisico.

La sanità basata sul territorio con l’ambizione di concentrare in una stessa struttura le cure primarie, la prevenzione, la riabilitazione, l’ambulatorio infermieristico e di medicina generale con continuità assistenziale di 12/18 ore “Ospedale diurno”, al San Giovanni si potrà riunire l’ambulatorio pediatrico, quello ostetrico, il servizio di guardia medica, punto prelievi, servizio ecografia, il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, le vaccinazioni e le certificazioni ai fini della prevenzione. Si potrebbero inoltre programmare gli interventi di screening della popolazione: mammografie e pap-test, diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto.

In una programmazione della sanità al servizio dei cittadini il San Giovanni potrebbe essere inserito in un modello di intervento per impedire/ritardare quelle disabilità che portano alla non autosufficienza che incide sempre più nella spesa sanitaria degli ultrasessantacinquenni. Potrebbero trovare assistenza i pazienti oncologi “senza sede”, prevedendo in spazi adeguati gli ambulatori, stanze per day hospital per chemioterapia, ambulatori per piccoli interventi chirurgici in giornata e senza il ricovero del paziente.

Questo modello del San Giovanni per la sua collocazione territoriale e numero dei cittadini assistiti potrebbe intercettare e mettere in rete i bisogni assistenziali dei pazienti più fragili e garantire maggior sicurezza alla popolazione locale”.

Il documento chiede a sindaco e giunta comunale di attivarsi presso la Regione, l’Ats , l’Aou e l’Università di Cagliari per il rilancio del San Giovanni di Dio “in una nuova funzione nel campo socio-sanitario al servizio del territorio, come risposta della sanità pubblica alle necessità che emergono nella comunità cittadina e area metropolitana”. La richiesta è anche quella di avviare delle consultazioni con l’Azienda Ospedaliera Universitaria (AOU) e l’Università di Cagliari per la creazione di un unico Parco del Verde, verde del San Giovanni e Orto Botanico, prevedendo l’abbattimento del muro di recinzione che divide i due complessi”.