Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lavori nelle scuole e fermate dei bus a misura di disabili

Fonte: L'Unione Sarda
22 novembre 2018

Gli altri interventi

 

 

Non solo messa in sicurezza di strade e ponti. La Città Metropolitana spenderà una buona parte dei 18 milioni di euro rimasti in cassa dopo la variazione di bilancio anche per modernizzare le scuole e abbattere le barriere architettoniche nei diciassette Comuni.
Le pensiline per disabili
Nella lista spiccano i 2 milioni e 300 mila euro che saranno utilizzati per rendere accessibili ai disabili le pensiline del Ctm e dell'Arst che sorgono nelle vicinanze di oltre 50 istituti scolastici di secondo grado. «Con questi soldi andremo ad abbattere tutte le barriere architettoniche che sono presenti alle fermate di bus e pullman poste nei pressi delle scuole - spiega il consigliere delegato alla mobilità Fabrizio Marcello -, stiamo inoltre facendo uno studio per localizzare i cosiddetti punti chiave ed intervenire per garantire che tutto il percorso sia accessibili ai disabili: se uno studente con difficoltà motorie arriva in piazza Matteotti o a Monserrato da un altro paese e non trova una pensilina adatta le opere eseguite davanti alle scuole diventano inutili».
Edilizia scolastica
Alla manutenzione straordinaria degli istituti scolastici, una delle grandi emergenze italiane, saranno invece destinati subito 1 milione e 100mila euro. Soldi con i quali verranno eseguiti gli interventi più urgenti nei plessi che evidenziano i maggiori problemi strutturali e che si aggiungono ai circa 12 milioni messi dalla Regione con il progetto Iscol@. Sono poi previsti alcuni interventi specifici, sempre nell'ottica del miglioramento della qualità dell'accoglienza degli studenti. In particolare 250 mila euro sono stati stanziati per rifare gli impianti sportivi dell'istituto Giua di Assemini. Restano poi 50mila euro che saranno spesi per la manutenzione dell'edificio comunale che ospita la Questura.
Circa un terzo della somma a disposizione, cioè 5 milioni e 886mila euro, sarà invece restituito al Comune di Cagliari che negli anni aveva dato in locazione alcuni stabili per eliminare i doppi turni nelle scuole in emergenza.