Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Corso riparte dal Massimo

Fonte: L'Unione Sarda
21 novembre 2018

IL PROGETTO. A Natale primi esperimenti dell'iniziativa col brand Le cisterne

 

 

Il teatro lancia l'idea di un centro commerciale naturale  

 

Nel corso Vittorio Emanuele nascerà un centro commerciale naturale per contrastare la crisi e rilanciare le attività in difficoltà.
La proposta è stata lanciata da Sardegna Teatro in collaborazione con Confesercenti che puntano su una formula molto in voga in tante altre città italiane: unire le forze tra operatori economici di una precisa area geografica, attraverso politiche comuni di marketing e comunicazione. «Nel Corso viviamo in una situazione di poca fiducia verso il futuro - ha detto il presidente di Sardegna Teatro, Basilio Scalas - noi, come Teatro Massimo, vorremmo essere utili per ravvivare questa situazione triste».
La crisi
Per chi dal largo Carlo Felice si affaccia lungo la via che porta al Teatro Massimo suonerà strano sentir parlare di difficoltà. Le bancarelle invernali, un market nuovo di zecca, l'area pedonalizzata con i tavolini all'aperto: ma è solo una parte di una rete commerciale che si estende ben oltre la via Sassari. È proprio da lì, dalla “Domus romana”, che le luci iniziano ad affievolirsi. Tantissime attività annaspano, le vendite sono ai minimi storici, gli artigiani incassano poco e le spese da affrontare sono sempre più alte. Chi ancora riesce a reggere sono i ristoratori, ma anche per loro gli incassi sono inversamente proporzionali alla distanza con il Largo. L'affermazione dell'e-commerce rischia infine di dare il colpo di grazia agli imprenditori dei centri storici, perciò urge una reazione.
Il progetto
Il progetto è stato presentato nella sala M2 del Teatro, alla presenza di alcuni commercianti che hanno già aderito all'iniziativa: «Vogliamo far partire questo progetto anche se all'inizio saremo in pochi - ha proseguito Scalas - bastano dieci soci fondatori, poi chi vorrà potrà unirsi in seguito». L'obiettivo è quello di costituire un'associazione che possa accedere ai fondi messi a disposizione dalla Regione con un bando dell'assessorato al Turismo, artigianato e commercio. Si tratta di un finanziamento fino a 40mila euro, per il 70% a fondo perduto e per il 30% da occupare con le risorse del centro commerciale naturale che saranno coperte interamente dal Teatro Massimo. «Ci sono risorse che per noi non sono vitali e vorremmo usarle per la comunità - ha detto il direttore generale del Massimo, Massimo Mancini - c'è la percezione diffusa di una cesura tra la parte del Corso che si affaccia in piazza Yenne e la periferia che si conclude con il teatro. Noi vorremmo unire queste realtà, per far sì che la gente non torni indietro arrivata a un certo punto della strada».
No alla pedonalizzazione